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ALLORO

Nome scientifico: Laurus nobilis

Famiglia: Lauraceae

Origine: mediterraneo

 

L'alloro (Laurus nobilis) è una specie sempreverde provvista di una corteccia color cenere e foglie leggermente ondulate. Può assumere anche le sembianze di un piccolo albero ed arrivare ai dieci metri di altezza. La pagina superiore delle foglie è di un bel verde mentre la pagina inferiore è opaca.

È una pianta dioica, cioè con  fiori maschili e femminili su piante separate.

I fiori piccoli e giallognoli sono raccolti in ombrelline e compaiono in primavera.

Il frutto presente ovviamente solo negli esemplari femminili, è una bacca ovoidale che ricorda una piccola oliva nera e contiene un solo seme. L’alloro si può trovare lungo il bacino del Mediterraneo; ha una maggiore diffusione in Italia, Spagna e Grecia dove la sua crescita da vita a macchie denominate Lauretum.

Pianta rustica, predilige zone soleggiate e riparate dai rigidi venti invernali.

Si consiglia la propagazione per talea semilegnosa, eseguita sui germogli laterali durante il periodo della tarda estate da agosto a settembre e tenuta per almeno un anno in vivaio per aumentarne le possibilità di attecchimento.

L' impianto viene eseguito con la messa a terra di nel periodo primaverile, tardo se l'inverno è troppo rigido altrimenti si può anticipare.

Cresce bene anche in grossi vasi e non risente di eventuali potature per il modellamento del cespuglio o della siepe.

Le cocciniglie, emitteri di forma circolare, portano ad un ingiallimento e disseccamento delle foglie, vanno dunque combattute con decisione.

Si ricorda che per la difesa dell'alloro possono essere usati oli minerali.

Le foglie sono presenti per tutto l'arco dell'anno anche se le migliori per uso alimentare sono quelle giovani primaverili.

Da secoli queste foglie sono utilizzate in cucina per l'aromatizzazione di carni e pesci; in ambito casalingo erano usate nei mobili chiusi per allontanare le tarme; ancora oggi sono usate per preparare decotti, bagni e pediluvi; se ne ricava anche, per infuso, un liquore dalle proprietà digestive e stimolanti. In passato, libri e pergamene venivano preservati utilizzando le proprietà delle foglie d’alloro.

Ci sono tracce numerose e certe della presenza di questa pianta nella mitologia greco-romana dato che era il simbolo del dio Apollo. Sempre nell’antichità ricopriva un ruolo di gloria e sapienza; infatti una corona di alloro cingeva la fronte del vincitore nei giochi olimpici, oppure di un condottiero vincitore di una guerra o dava il massimo riconoscimento  ad un poeta, e da quest’ultimo caso (cingere la fronte con l’alloro era un gesto detto laureare) viene dato alla parola “laurea” e a tutti i suoi derivati il potere semantico del raggiungimento della massima conoscenza in un determinato campo delle scienze umane.

 

 

 

 

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