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NOCCIOLO Nome scientifico: Corylus avellana Famiglia: Betullacee Origine: Emisfero boreale
Il nocciolo è una pianta di forma cespugliosa molto diffusa in tutto
l'ambiente Mediterraneo e nel mar Nero. Appartiene alla famiglia delle
Betullacee. Nonostante risulti agli inizi cespugliosa, questa pianta,
crescendo in uno spazio adeguato, può raggiungere i 6 metri di altezza.
Per questa caratteristica a volte il nocciolo viene utilizzato anche per
realizzare siepi di confine per i giardini. Per realizzare questa cosa è
utile piantare un piccolo esemplare, inserendolo in una buca della
profondità di circa 80 centimetri. Prima va inserito del concime e della
terra fertile, successivamente inserire poi la pianta, in maniera che le
radici prendano rapidamente.
Non è un vegetale particolarmente longevo, infatti gli esemplari più anziani
arrivano al massimo a circa 70 anni.
Per far crescere al meglio la pianta è necessario scegliere 6 rami di partenza,
ovvero che hanno inizio da terreno, chiamati "polloni". Ogni anno è necessario
eliminare i nuovi polloni che nascono, in maniera da permettere una crescita
equilibrata della pianta e una fruttificazione soddisfacente. Per quanto
riguarda il resto della potatura, è sufficiente eliminare i rami che non portano
frutto, i cosiddetti "succhioni", ovvero che assorbono linfa ma non producono.
Il nocciolo è riconoscibile per le foglie, solitamente tondeggianti e di colore
argentato nella parte inferiore e verde scuro in quella superiore.
Parliamo di una pianta “monoica”, quindi con fiori o maschili o femminili, ma
che risultano essere presenti sulla stessa pianta. L'impollinazione è di tipo
anemofila, ovvero realizzata tramite il vento. Il problema, per la riproduzione
del nocciolo, è che i fiori maschili e quelli femminili compaiono in periodi
differenti dell'anno. In pratica è difficile che i due sessi si incontrino nello
stesso periodo dell'anno. È per questo che nella coltivazione si utilizza
l'impollinazione incrociata.
Il frutto è un achenio di un colore marrone acceso a volte tendente al rosso. È
di forma circolare e spesso al suo interno si trovano i semi della pianta.
Queste nocciole compaiono solitamente da agosto ad ottobre. Il frutto del
nocciolo viene spesso utilizzato nell'industria dolciaria. Anche se non si
disdegnano gli utilizzi nella cosmetica.
Inoltre questi frutti sono particolarmente apprezzati da animali come scoiattoli
e roditori in genere, o da uccelli come gazze e picchi.
Ricordiamo che l'Italia è il secondo produttore di questo frutto, alle spalle
solo della Turchia.
La raccolta delle nocciole è molto simile a quella delle olive, ovvero tutta
l'operazione deve essere preceduta dallo stendere ai piedi della pianta dei
teli. Successivamente bisogna scuotere l'albero per far cadere i frutti. Questo
si può fare sia a mano, sia tramite pertiche che scuotono i rami.
Si tratta di una pianta di natura abbastanza resistente, non ha bisogno di
particolari terreni, ma questo deve sempre essere abbastanza umido, anche in
estate. Questo è soprattutto dovuto al fatto che le radici sono molto
superficiali, non scendono in profondità, ma tendono ad avanzare in orizzontale.
Per questa caratteristica spesso i noccioli vengono utilizzare per stabilizzare
i terreni in pendenza ed evitare eventuali frane.
Un particolare da non dimenticare è che tra le piante preferiti dai tartufi (sia
bianchi che neri) c'è proprio il nocciolo. Quindi non è raro trovare vicino a
questa pianta il pregiato fungo.
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