Nome scientifico: Sambucus

Famiglia: Caprifoliaceae

Origine: Europa, Asia, America

Arbusto o piccolo albero perenne a foglie decidue, diffuso nei boschi della fascia mediterranea, può raggiungere l’altezza di 10 metri, con corteccia grigio chiara e foglie opposte, imparipennate formate da cinque-sette foglioline ovate e seghettate.

I fiori sono piccoli, bianchi o avorio, lievemente profumati e raccolti in vistosi corimbi terminali; sbocciano da aprile a giugno; i frutti sono piccoli e globosi di colore nero alla maturazione, commestibili.

La specie più comune, molto diffusa anche allo stato spontaneo, è il Sambucus nigra con tronco molto ramificato e foglie che si colorano di bronzo nella stagione autunnale.

Il Sambuco è una pianta rustica di poche esigenze per quanto riguarda la qualità del terreno che non deve, però, essere troppo arido.

Cresce bene sia in pieno sole sia a mezzombra e sopporta sia le alte sia le basse temperature; non necessita di annaffiature se non immediatamente dopo la messa a dimora.

Per la moltiplicazione del Sambuco, si prelevano in ottobre-novembre, talee di legno maturo, lunghe trenta centimetri, e si fanno radicare in un composto di torba e sabbia in parti uguali; se, invece si prelevano talee in estate (luglio-agosto), queste devono essere semilegnose, prelevate dal ramo dell’anno con una porzione del ramo portante e lunghe una decina di centimetri, si fanno radicare nel composto in parti uguali di sabbia e torba.

Dopo la radicazione si trapiantano in vasi di maggiori dimensioni fino alla messa a dimora, dopo un anno.