La maggior parte delle piante utilizzate all’interno delle nostre case proviene da coltivazioni protette o forzate in serra; allo stato spontaneo, poi, il più delle volte vivono in zone tropicali o sub tropicali in un clima e in un ambiente dalle caratteristiche climatiche caratterizzate da calore intenso, costante luminosità e alto grado di umidità.

E’ evidente che condizioni ambientali di questo tipo non potrebbero essere riprodotte che in serra dove il caldo può essere tenuto costante mediante strutture elettriche o a gas e dove speciali apparecchi, gli igrometri, misurano il grado di umidità dell’atmosfera e provvedono a mettere in funzione speciali pompe che saturano l’aria di particelle di acqua, irrorando il fogliame.

Gli appartamenti, quindi, non sono il luogo ideale per coltivare le piante, ma è possibile con particolari accorgimenti e una serie di semplici cure, ma eseguite con costanza, mantenere in buono stato anche le piante più delicate.

Ecco quindi le regole da rispettare per avere la soddisfazione di avere piante sane e rigogliose.

PRIMA REGOLA: riguarda l’annaffiamento.

Le annaffiature devono essere calibrare in relazione ai vari periodi dell’anno; in primavera devono essere frequenti quando le piante cominciano a mettere i germogli; in estate le annaffiature vanno aumentate bagnando, all’occorrenza, le piante anche due volte il giorno: di mattina presto e di sera; in autunno le annaffiature vanno diminuite fino a ridursi al minimo indispensabile in inverno.

E’ comunque regola fondamentale bagnare solo quando serve, vale a dire, dopo aver verificato le condizioni di umidità della zolla appoggiando un dito sul terriccio.

Non lasciare mai acqua nel sottovaso per evitare marcescenza delle radici.

SECONDA REGOLA: riguarda la luce.

In via generale la luminosità di un appartamento è insufficiente per la maggior parte delle piante; le zone più ricche di luce sono quelle in prossimità di finestre o di porte a vetri, qui devono essere poste le piante fiorite, le varietà a foglie colorate, le piante grasse. E’ bene evitare la luce diretta del sole anche se alcune piante la sopportano senza troppi danni.

TERZA REGOLA: riguarda la temperatura e l’umidità.

Durante la stagione invernale, gli appartamenti vengono riscaldati ad una temperatura di 18-20 gradi con umidità intorno al 30-40%; mentre la temperatura potrebbe essere ideale per piante tropicali e subtropicali, l’umidità è ad un livello troppo basso per cui occorre provvedere a spruzzare leggermente le foglie almeno una volta il giorno, Occorre poi tener presente che nessuna pianta deve essere messa vicino ad un termosifone o in zone soggette a correnti d’aria.

QUARTA REGOLA: riguarda la concimazione.

Ferro, azoto, potassio, calcio, fosforo, magnesio e zolfo sono indispensabili alla vita delle piante e la loro carenza può causare danni molto gravi. E’ bene, quindi, associare alle annaffiature la concimazione, sciogliendo nell’acqua i concimi solidi o liquidi nel dosaggio consigliato.

Evitare sempre la concimazione di piante in fase di riposo, di quelle acquistate di recente e di quelle rinvasate da poco e soprattutto di piante con terriccio asciutto.

QUINTA REGOLA: riguarda le malattie

Può accadere che le piante avvizziscano da un giorno all’altro, oppure presentino fogliame deturpato o rosicchiato; la ragione di un così rapido deperimento dipende dalla presenza di parassiti animali o vegetali.

A volte di parassiti veri e propri non se ne vedono, eppure la pianta risulta ugualmente sofferente, in questo caso potrebbe trattarsi di particolari microrganismi come muffe, funghi o batteri che, provocano gravi alterazioni.

Esiste in commercio una vasta gamma di prodotti antiparassitari e anticrittogamici validi a debellare le malattie delle piante, è importante però intervenire con la massima tempestività, e non trascurare una cura preventiva che serve a diffondere nei tessuti vegetali le sostanze che consentano di sconfiggere i parassiti.

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