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CAVOLO Nome scientifico: Brassica oleracea Famiglia: Cruciferae Origine: zona mediterranea
La pianta selvatica del cavolo è biennale, alta 50-80 centimetri con radice a fittone e foglie piane, lobate, glauche, con corto picciolo e nervature molto evidenti. I fiori, cruciformi, sono gialli e raccolti in racemi; i frutti sono silique cilindriche. Cresce sulle rupi e in vicinanza del mare, dove fiorisce in primavera e in estate; è poco comune e privo d’importanza dal punto di vista alimentare, contrariamente alle numerose forme coltivate. Tra queste le più importanti sono: Brassica oleracea capitata più conosciuto come Cavolo cappuccio con foglie lisce a nervatura poco pronunciata, tutte concave e strettamente raccolte fra loro a formare una testa globosa dal colore che internamente tende al bianco, mentre all’esterno può essere verde; viene consumato sia crudo sia cotto e serve per la preparazione dei crauti, della cassoeula lombarda. Esistono anche varietà a foglie rosso-violacee chiamate "Testa di negro", più scura e "Rosso Zenith" più chiara Brassica oleracea bullata sabauda più conosciuto come Cavolo verza o Cavolo di Milano o Verzotto con fusto eretto e foglie grandi, bollose o gibbose lungo i bordi, le esterne rivolte all’infuori e le interne raccolte a palla ma meno strettamente embricate di quelle del cavolo cappuccio; si consuma in modo analoga a quest’ultimo. I Cavoli verza si seminano in autunno o a fine inverno in terreno ben lavorato, fresco, molto ben concimato e si trapiantano quando le piantine hanno emesso la quarta foglia. Brassica oleracea gongylodes, comunemente chiamato Cavolo rapa con foglie lirato-pennatosette, lobate in basso, di colore verde pallido e fiori cruciformi gialli, caratterizzato dalla parte inferiore del fusto ingrossata a somiglianza di una grossa rapa, che ne costituisce la parte commestibile; la polpa ha un sapore che ricorda quello della rapa e viene consumato sia crudo sia cotto. Brassica oleracea bullata gemmifera o prolifera, noto come Cavolino di Bruxelles con fusto eretto alto circa un metro e foglie alterne, lirate, un po’ bullate, alla cui ascella si originano gemme fogliari globose, della grandezza di un uovo, che risultano molto tenere e vengono consumate lesse, in insalata o ripassate nel burro. La semina si effettua in letto caldo a febbraio e le piantine si trapiantano quando hanno raggiunto l’altezza di 20-25 centimetri. Per agevolare l’ingrossamento delle testine fogliari globose è opportuno cimare le sommità. Nella coltivazione dei Cavolini di Bruxelles non bisogna usare concimi troppo ricchi d’azoto in quanto le piccole teste globose perderebbero la loro caratteristica compattezza. Caulus acephala noto come Cavolo nero o Cavolo crespo, con fusto eretto, alto fino a 90 centimetri, foglie verde scurissimo, rugose e bollose.Se ne mangiano le spunture apicali e i giovani germogli che si formano sul fusto e sui rami; forma la base di una nota zuppa toscana: la ribollita e serve anche da foraggio. Brassica oleracea botrytis comprendente il Cauliflora, più noto come Cavolfiore e il Cimosa e Virescens più noti come Broccolo. Entrambi hanno fusto eretto, brevissimo, grosso, con numerose foglie sparse intorno all’infiorescenza che è globosa, bianca o avorio (cavolfiore), verde o violacea (broccolo), Sia i cavolfiori sia i broccoli si seminano alla fine della primavera e in estate e si trapiantano quando hanno raggiunto un’altezza di 30 centimetri Tutte le varietà orticole del cavolo
sono piante a coltura annua che richiedono terreno fresco e profondo, ben
lavorato e concimato.
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