Come Creare il proprio Orto

Per realizzare un buon orto a casa la principale preoccupazione è scegliere uno spazio di terreno dove batta rigorosamente il sole, il principale parametro per una buona crescita di vegetali. Successivamente gli altri fondamenti utili per la scelta sono quelli di controllare se lo spazio scelto sia molto o poco vittima di vento e gelate, ovviamente, per entrambe le cose, meno il terreno vi è soggetto, più è idoneo ad ospitare un orto. Altro dato preferenziale è che nel futuro orto non siano presenti grandi alberi in quanto questi, con la loro chioma, rischiano di fare ombra alle piante che devono crescere con la loro chioma.

Ovviamente ognuno può realizzare l'orto delle dimensioni che preferisce (o in base allo spazio di cui si dispone), a livello indicativo possiamo dire che per riuscire a soddisfare per la bella stagione la voglia di verdure di una persona, è necessario calcolare 10 metri quadri di terreno pro - capite.

In caso si possiedano animali di casa, abituati ad andare liberamente in giro per il giardino, è utile recintare l'orto, per evitare brutte sorprese. L'ingresso al terreno lavorato deve risultare abbastanza ampio in maniera che passino, in maniera comoda una persona con 2 secchi in mano o una carriola.

È utile tenere l'acqua, intesa come un rubinetto magari collegato al pozzo. nelle vicinanze dell'orto. Nella stagione estiva potrebbe essere troppo faticoso il dover portare da lontano l'acqua necessaria per innaffiare le piante. Dunque un rubinetto al delimitare dell'orto sarebbe l'ideale.

Per preparare l'orto di casa è utile realizzare l'antica arte della vangatura. Anche se spesso, al giorno d'oggi, piuttosto che la vanga si utilizzano, anche per orti non molto grandi, le motozappe, che permettono di ottenere i medesimi risultati della vangatura ma con meno fatica e con il dispendio minore di tempo. Si tratta di una operazione necessaria da fare in inverno inoltrato, all'approssimarsi della primavera, ovvero poco prima del momento in cui si piantano la maggior parte delle piante. Con la vangatura si "pulisce" il terreno, togliendo dei pezzi di radice che magari sono rimasti sotto la superficie del terreno e si mette in basso la terra superficiale, ormai meno ricca di minerali, cambiandola con quella più "profonda" a quindi maggiormente "nutriente" per le nostre piante.

Dopo la vangatura, prima di seminare le piante del nostro orto, potrebbe essere utile aggiungere al terreno delle sostanze che lo rendano maggiormente "performante", ovvero ricco di cibo per i vegetali che vorremo coltivare. Parliamo dei fertilizzanti, che possono essere dei ritrovati chimici ma anche, per gli amanti della natura, ricavati da diverse sostanze naturali.

A partire dalle feci di animali (solitamente si usano quelli di bovini, polli, ovini, equini e conigli) oppure, per chi non ha animali, potrebbe essere utile realizzare il compostaggio di scarti vegetali, lasciati in una buca a fermentare.

Una volta lavorato e concimato e il terreno, sono rimaste poche azioni da fare prima di cogliere i frutti del nostro impegno. Ovvero rimane da realizzare buche, semenzai e binari dove poter effettuare la semina. È utile, per organizzare al meglio i propri spazi, controllare le piante che è ideale seminare in ogni periodo dell'anno e soprattutto valutare le dimensioni indicative che ognuna di esse mediamente raggiunge, in maniera da non correre il rischio che le piante si soffochino tra loro.

Anche se le verdure si piantano principalmente in primavera ed estate, esistono alcuni vegetali che è necessario piantare durante le altre stagioni. Una buona conoscenza dei vari cicli vitali delle piante potrebbe portarvi ad avere una produzione di verdure che dura per tutto l'anno.

Una volta che si è seminato un lavoro costante da parte dell'ortolano deve essere l'innaffiamento. Il dare l'acqua alla pianta non deve essere un "affogare" questo essere vivente, ma un dare la quantità ideale per ogni tipo di frutto o vegetale che si vuole coltivare. Ogni pianta ha una sua preferenza riguardo l'umidità del terreno, ed un bravo coltivatore deve riuscire a capire quanto e quando nutrire le proprie piante.

In linea di principio possiamo dire che si dovrebbe annaffiare quando il terreno risulta secco e iniziano a formarsi delle crepe.

Le parti della giornata ideali per l'innaffiamento, soprattutto durante la bella stagione, sono la mattina presto o il tramonto, quando il sole non picchia troppo sul terreno e dunque l'assorbimento dei vari minerali presenti nell'acqua avviene senza troppi problemi.

Dopo ogni stagione, per mantenere il più possibile "efficiente" il proprio terreno è utile far ruotare le coltivazioni.

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