Le piante bulbose, rizomatose e tuberose sono piante erbacee con organi sotterranei ingrossati e di forma varia: tondi, allungati, piatti dai quali si sviluppano le radici e gli apici vegetativi che danno origine agli steli che, nella parte apicale, producono fiori solitari come il tulipano o infiorescenze come il giacinto e, in seguito, frutti e semi.

I bulbi sono costituiti da una parte piatta detta girello, per la caratteristica forma a disco dalla quale si sviluppano le radici, mentre la parte superiore origina uno stelo; i bulbi possono essere lisci o coperti da membrane o scaglie che servono alla loro protezione.

Dopo la fioritura, il bulbo si ingrossa accumulando il materiale di riserva e forma nuovi bulbi (detti bulbilli); a seguito di ciò, la pianta ingiallisce ed entra in uno stato di assopimento nella attesa che si presentino nuovamente le condizioni favorevoli ad una sua nuova vegetazione.

In questa fase il bulbo può rimanere nel terreno, oppure deve essere rimosso per essere conservato fino al prossimo utilizzo secondo le modalità di impiego delle varie specie di piante.

Molte piante bulbose sono molto decorative per le forme e i colori (tulipani, narcisi, …) e fioriscono nelle diverse stagioni dell’anno; altre sono commestibili (cipolla, aglio) ed entrano come elementi essenziali nell’arte culinaria.

Le Bulbose ornamentali vengono coltivate in giardino, in serra o in appartamento durante l’intero anno; molte bulbose primaverili si prestano ad essere coltivate anche in appartamento dando luogo a fioriture invernali.

I tuberi e i rizomi sono, come i bulbi, dei fusti trasformati che contengono le sostanze di riserva e presentano numerose gemme (chiamate anche occhi) da ognuna delle quali si può ottenere una nuova pianta per divisione.

Generalmente si definiscono bulbose non solo le piante fornite di bulbo ma anche tutte quelle che hanno un apparato radicale rigonfio e sotterraneo (tuberi e rizomi) dove si concentrano le riserve che consentono la sopravvivenza.

Sono bulbose invernali i Crocus dai fiori bianchi, gialli, viola, arancio; i Galanthus, comunemente conosciuti come Bucaneve; i Leucojum chiamati anche Campanellini, dai fiori bianchi; sono bulbose primaverili i Giacinti dai fiori bianchi, blu, rosa, rossi; i Muscari molto profumati e dal caratteristico colore blu-viola; i Narcissus che variano il colore dal giallo al bianco, dall’arancio al rosa; gli Iris dal caratteristico colore blu-violetto; le Convallarie, più comunemente note sotto il nome di Mughetti dal delizioso profumo e dal colore bianco candido; i Tulipa (Tulipani) con tutte le loro forme e i loro vistosi colori; sono bulbose estive le Freesie profumatissime in un’ampia varietà di colori; i Lillium che producono infiorescenze terminali con fiori di varia forma e grandezza, spesso profumati; i Gladiolus che producono grandi spighe in una vasta gamma di colori; le Begonie dalle diverse forme, colori e grandezze tanto delle foglie quanto dei fiori; sono bulbose autunnali in quanto cominciano a fiorire alla fine dell’estate ma prolungano la loro fioritura per quasi tutto l’autunno: le Dalie, dalle diverse grandezze e dai fiori multicolori; le Amaryllis con fiori imbutiformi e profumati.

Nel mettere a dimora i bulbi occorre prestare attenzione alla profondità dell’impianto che varia da uno a trenta centimetri secondo le specie; in linea generale i bulbi vanno interrati ad una profondità non superiore a due-tre volte l’altezza del bulbo e ad una distanza tra loro equivalente alla metà delle dimensioni della pianta in fiore.

Alcune bulbose possono essere propagate con molta facilità anche per seme; questa operazione è piuttosto delicata e la soddisfazione di vedere sbocciare un fiore è lenta nel tempo in quanto una piantina nata da seme impiega alcuni anni prima di raggiungere la maturità e poter fiorire.

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