CASTEL DEL MONTE
Castel del Monte è una fortezza del XII secolo situata in Puglia, ad
Andria (BAT).
La
sua costruzione fu voluta dall’imperatore Federico II di Svevia,
ponendola come parte del suo lavoro di centralizzazione del regno del
Sud Italia. è stata l’ultima costruzione voluta dal grande sovrano, che
non vivrà abbastanza a lungo per vederla completata.
Si
tratta del più maestoso edificio di epoca Sveva in Italia con i suoi 25
metri di altezza per un diametro di circa 56 metri.
Parliamo di diametro, ma in realtà la struttura è ottagonale, posta su
un lieve rialzo roccioso, dal quale domina l’intera valle.
Proprio la sua particolare struttura porta ancora oggi a discutere molto
su quale fosse l’utilizzo e quale sia stato lo scopo pratico della
edificazione di Castel del Monte.
La
descrizione dell’edificio è cosi: il castello si sviluppa in due piani,
con otto stanze di forma trapezoidale per ogni livello.
Sia le singole stanze tra loro sia i due piani presentano delle
differenze, rendendo questo luogo ancora più misterioso.
Partiamo descrivendo le stanze del pianterreno. Nonostante la struttura
di tutto l’edificio sia un ottagono quasi perfettamente regolare, i
locali ricavati sono di dimensioni diverse tra loro, la spiegazione sta
nel fatto che i muri che dividono i vari vani non sono situate
perfettamente sulle diagonali dell’ottagono iniziale.
Differente tra il piano inferiore e quello superiore è anche la scelta
delle finestre. Sono 8 monofore per il pianterreno e 7 bifore più una
trifora per il piano superiore.
Anche le chiusure delle stanze del primo piano denotano delle stranezze:
ci sono solo due locali prestabiliti che hanno la possibilità di essere
chiuse dall’interno, isolando quindi una parte del castello dal resto ed
offrendo l’opportunità a chi ci viveva di avere alcuni spazi isolati.
D’altra parte questa situazione si accoppia con il fatto che, nonostante
la presenza di otto torri, sono solo 3 le scale presenti per passare da
un piano all’altro.
Altro dettaglio da sottolineare sono i soffitti delle varie stanze, si
alternano, come ornamenti delle volte immagini diverse, si possono
incontrare o figure antropomorfe, zoomorfe ed infine fitomorfe.
Tutte queste differenze tra le varie parti dello’edificio non fanno
altro che accrescere la curiosità sul reale utilizzo di questo castello.
Non si saprà mai come era realmente strutturato il cortile interno del
castello, in quanto è stato derubato delle numerose statue che erano
situate lì.
Innovativa per l’epoca era sicuramente l’impianto dell’acqua presente in
alcune stanze. Era una struttura corredata di cisterne in maniera tale
da portare acqua corrente in determinati posti del castello.
Secondo molti studiosi questa costruzione si collega con la tradizione
dei cosiddetti “castelli nel deserto” presenti in Siria e Giordania. Dai
costruttori orientali inoltre deriverebbe anche l’impianto dell’acqua.
Entrato nei possedimenti italiani nel 1876, Castel del Monte risultava
essere un vero e proprio rudere a causa dei furti subiti dalle sue
decorazioni e i crolli di alcuni piccole costruzioni edificate attaccare
ad esso. Insieme con i lavori di restauro sono iniziati anche degli
studi ancor più approfonditi su questo monumento ma non si è giunti
ancora ad un parere univoco sul reale utilizzo della struttura.
Ricordiamo inoltre che nel 1996 Castel del Monte è entrato nel novero
dei patrimoni dell'umanità riconosciuti dall'UNESCO.
I
vari simboli presenti tra gli ornamenti per le porte e le volte delle
varie stanze e le possibili interpretazioni sul perché Federico abbia
voluto costruire questo edificio confermano per ora solo una cosa: che
questa costruzione abbia davvero rappresentato ciò che cercava
l’imperatore Svevo, ovvero creare un ponte tra la cultura Orientale e
quella Occidente.
|