Giubilei
Storia del Giubileo
L'origine
della celebrazione dell'anno giubilare risale al 1300 quando
Papa
Bonifacio VIII indisse il primo Anno Santo, venendo così incontro al
fervore religioso del popolo, almeno ufficialmente. Sicuramente alle
casse della corte papale fecero bene anche i vari denari che lasciavano
i pellegrini arrivando nella città eterna.
Sulla bolla
che sanciva la nascita dell’anno Santo, promulgata da Bonifacio VIII,
riportava la formula "semel in saeculo", “una sola volta ogni cento
anni”.
Partecipando
al Giubileo il pellegrino poteva ottenere la remissione dai peccati
commessi. Per ottenere la grazia era necessario raggiungere Roma, la
città che ospita i resti degli Apostoli e sede del Vicario di Cristo.
Giunti all’Urbe era necessario inoltre visitare le principali basiliche
di Roma. Inizialmente erano solamente la Basiliche Vaticana e quella
Ostiense. Per ottenere le indulgenze era necessario fare 30 visite se si
trattava di cittadini romani. In caso di cittadini stranieri bastavano
solamente 15 visite. Anche sulla figura del pontefice aumenta lo
splendore, in occasione del Giubileo compare per la prima volta, sulla
testa di Bonifacio VIII, la tiara a due corone. Servirà, fino al XX
secolo, a rappresentare il potere papale che si esplica su due sfere,
quella spirituale e quella terrena.
L’anno Santo
ottenne la nomina di Giubileo nel 1475.
Dal 1300 al
2009 sono stati promulgati 28 Giubilei. L’ultimo, a cavallo tra il 2008
e il 2009 è stato proclamato dal
Papa Benedetto XVI per il bimillenario
della nascita dell’apostolo Paolo.
In ordine
cronologico, il secondo anno Santo, a dispetto di quanto disposto da
Bonifacio VIII venne promulgato nel 1350 da Papa Clemente VI (Pietro
Roger 1342-1352). Questi, dalla sede di Avignone, proclamò la bolla
"unigeniti dei filius" promulgando così il nuovo anno Santo. Clemente VI,
con questo nuovo atto stabilì che questo evento doveva avvenire ogni
cinquant'anni. Inoltre aggiunge alle visite alla Basilica di San Pietro
e di San Paolo, quella alla Lateranense. Fu comunque un Giubileo strano,
con il pontefice sempre assente.
Papa Urbano
VI Prignani (1378-1389) decise di anticipare l’anno santo nel 1390.
Purtroppo per lui non poté celebrare il Giubileo poiché morì l'anno
prima. Bonifacio IX, suo successore, diede comunque vita all’evento
giubilare. Questo Giubileo ebbe un clima di forte tensione in quanto da
pochi anni si era creato il cosiddetto “scisma d’occidente”, ovvero
l’elezione di un antipapa in Francia.
Sempre
Bonifacio IX (Pietro Tomacelli 1389-1404) indisse un nuovo anno Santo
nel 1400.
Il quinto
anno Santo venne promulgato da Papa Martino V (Oddone Colonna 1417-1431)
nel 1423. Per ottenere l’indulgenza plenaria era necessario visitare una
quarta Basilica, quella di Santa Maria Maggiore. A partire da questo
evento iniziò la tradizione di coniare monete celebrative per i vari
Giubilei.
Papa Nicolò V
(Tommaso Perentucelli 1447-1455) indisse l'Anno Santo nel 1450 con la
bolla "Immensa et innumerabilia”. L’evento più importante da ricordare
in prossimità di questo evento fu la fine delle pretese degli antipapi
francesi e il conseguente termine dello scisma d’Occidente.
Papa Sisto IV
(Francesco Della Rovere 1471-1484) celebrò l'Anno Santo 1475. Il
Giubileo venne proclamato dalla bolla "Ineffabilis providentia summi
Patris". In questo documento si sancì che i giubilei si dovessero
celebrare ogni venticinque anni. Fu il primo Papa a chiamare l'Anno
Santo "Giubileo". Da ricordare che questo è il primo anno Santo in cui
le comunicazioni ufficiali pontificie vennero stampate.
Papa
Alessandro VI (Rodrigo Borgia 1492-1503) per il Giubileo del 1500,
istituì per la prima volta il cerimoniale da eseguirsi nelle funzioni
religiose del Giubileo. Inoltre creò l’instaurazione della porta Santa
da aprirsi solo in occasione degli anni santi presso ciascuna delle
quattro Basiliche è un rito che è andato avanti per più di 500 anni:
l’unica differenza è che nelle prime cerimonie il muro veniva abbattuto
con un martelletto d’oro invece, a partire dal 2000, le porte verranno
sigillate con il bronzo.
Dal 1500 fino
al 1800 i Giubilei proseguirono la loro successione normale di uno ogni
25 anni. Il primo blocco a questa successione avvenne nel 1800, quando
l’Anno Santo non fu effettuato.
In occasione
di un anno Santo, quello del 1575, venne creata una grande arteria nel
centro di Roma, via Merulana.
Da ricordare,
per il Giubileo del 1700, il fatto che il papa Innocenzo XII donò le sue
rendite dell’anno ai poveri di Roma.
Papa Leone
XII (Annibale della Genga Spoletino 1823-1829) riprese la serie dei
giubilei nel 1825.
Ma poi, nel
1850 l’anno Santo saltò di nuovo a causa della instabilità politica
nella città di Roma.
Papa Pio IX
(Giovanni Mastai Ferretti 1846-1878) indì però nel 1875 il ventunesimo
anno Santo, questo evento venne fatto in maniera molto limitata, con le
celebrazioni effettuate solo nella basilica di San Pietro, con i fedeli
che potevano partecipare solo con invito.
Nel XX secolo
vennero comunque effettuati tutti i Giubilei ordinari previsti, ovvero
quello del 1900,1925,1950, 1975.
Passando al
Giubileo 1950, una tra le principali cose da ricordare è l’utilizzo del
radiomessaggio da parte del pontefice per inaugurare le celebrazioni
dell’anno Santo.
L’anno santo
del 1975 porta già richiami al 2000, innanzitutto la porta Santa non
verrà più murata, ma bloccata nel bronzo, inoltre
papa Paolo VI affiderà
ai giovani un cero da tenere acceso in attesa dell’evento giubilare del
nuovo millennio.
Papa Giovanni
Paolo II (1978-2005) fu l’unico pontefice a riuscire a celebrare ben due
Giubilei. Uno nel 1983 quando indisse l'Anno Santo Straordinario in
occasione dell'anniversario della Redenzione. È importante da ricordare
perché questo anno sarà il preludio del grande incontro interreligioso
di preghiera che si svolgerà ad Assisi nel 1986.
Il secondo
Giubileo fu quello dell'Anno Santo del 2000. Il Santo Padre sostenne che
la Porta Santa del Giubileo del 2000 dovesse essere simbolicamente più
grande delle precedenti perché l'umanità di lasciava alle spalle non
soltanto un secolo, bensì un millennio. La
grandezza di questo anno Santo viene anche sottolineato per il grande
utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa, come televisione, radio e
internet.
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