John Maynard
Keynes
John Maynard Keynes (Cambridge, 5
giugno 1883 – Tilton, 21 aprile 1946),
economista britannico, padre della macroeconomia
ed uno dei massimi economisti mondiali del XX
secolo.
Dopo gli studi ad Eton, frequenta
il corso di matematica al King’s College, presso
l’Università di Cambridge per poi dedicarsi
completamente all’economia.
Kynes impostò i suoi studi
economici partendo dalla critica degli
economisti classici come ad esempio Thomas
Malthus; durante gli anni dell’università
inoltre lavora con gli economisti Alfred
Marshall e Arthur Cecil Pigou che influenzarono
molto il suo pensiero e che lo portarono a
sviluppare il suo lavoro.
Importante per la sua futura
carriera sarà il lavoro presso la Royal
Commission on Indian Currency and Finance dove
riesce finalmente a mettere in pratica i suoi
studi economici e ad emergere grazue alle sue
grandi conoscenze circa le valute ed il credito.
Proprio queste sue qualità gli
permetteranno, allo scoppio della Prima Guerra
Mondiale di diventare consigliere del
Cancelliere dello Scacchiere e del Ministero del
Tesoro per le questioni economiche e
finanziarie.
Alla fine del conflitto, grazie
al lavoro svolto, diventa rappresentante
economico del Tesoro alla Conferenza di pace di
Versailles del 1919.
Di questi anni sono “Gli
effetti economici della pace” (The economic
consequences of peace, 1919) e “Per una
revisione del Trattato” (A revision of the
Treaty, 1922), dove affronta le conseguenze
del Trattato di Pace sull’economia tedesca in
modo oggettivo e realistico, anticipandone il
collasso futuro.
Segue nel 1920 il “Trattato
sulla probabilità” (Treatise on Probability),
il “Trattato sulla riforma monetaria” (A
tract on monetary reform, 1923) dove
sviluppa le proposte per una stabilità dei
prezzi interni e proponendo tassi di cambio
flessibili ed il “Trattato sulla moneta” (Treatise
on money, 1930), in 2 volumi, dove affronta
nuovamente la teoria del ciclo del credito.
La Teoria generale
La sua opera principale è la
“Teoria generale dell'occupazione,
dell'interesse e della moneta” (The general
theory of employment, interest and money, 1936),
che possiamo dire costituisca l’embrione della
moderna macroeconomia.
Keynes
in questo lavoro imposta il concetto di domanda
aggregata basandosi su ciò che accadde, da un
punto di vista economico, durante la Grande
Depressione.
L’economista britannico postulò
che il reddito nazionale derivava dalla somma di
consumi e investimenti come conseguenza si aveva
che, in uno stato di sotto-occupazione e
capacità produttiva inutilizzata, si sarebbe
potuto incrementare l'occupazione e il reddito
solamente aumentando la spesa per consumi o con
investimenti.
Il risparmio complessivo quindi
sarebbe stato determinato dal reddito nazionale.
La domanda
aggregata viene oggi rappresentata attraverso
una funzione che deriva dall'equilibrio
congiunto tra il settore reale e il settore
monetario (equilibrio IS –LM) :
La domanda
aggregata e l’offerta aggregata del sistema
economico determinano l'equilibrio economico del
sistema stesso.
Dall’equazione, perfezionata negli ultimi anni,
possiamo ritrovare l’idea di base di Keynes il
quale pensava che in periodi di disoccupazione
si potesse comunque agire sulla domanda tramite
un incremento della spesa pubblica auspicando
quindi un intervento diretto dello Stato.
Nominato Baronetto nel 1942, alla
fine della Seconda Guerra Mondiale, Keynes guida
la delegazione inglese a Bretton Woods per
negoziare gli accordi finanziari fra il suo
Paese e gli Sati Uniti.
Tali accordi portarono alla
creazione del sistema di cambi fissi fra i vari
Paesi, purtroppo però Keynes non riuscì ad
ottenere quello che si era prefissato, fondi
sufficienti da parte degli Americani alle
nazioni con saldi finanziari negativi al fine di
mantenere il rapporto dei tassi stabile.
In questo periodo inoltre Keynes
è promotore della creazione della Banca
Mondiale.
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