PALAZZO PITTI
Palazzo Pitti è un’imponente
costruzione di Firenze costruita intorno alla metà del 1400 sul progetto
del Brunelleschi e voluto dal mercante Luca Pitti.
Si tratta di un edificio della
metà del XV secolo, costruito sui terreni che aveva la famiglia Pitti,
ovvero agli inizi della collina di Boboli, sull’Oltrearno.
Oggi, dopo varie ristrutturazioni
e passaggio di proprietà, dato che l’edificio è stato residenza del
Granduchi di Toscana e per un breve periodo dei Re d’Italia ed ora è
sede di diversi musei, Palazzo Pitti è una tra le costruzioni più
imponenti di Firenze.
La descrizione dell’edificio
attuale è presto fatto, si tratta di palazzo a tre piani, con ben 23 tra
portoni e finestre sulla facciata principale. La costruzione originale,
mai completamente finito a causa della rovina dei Pitti, era nettamente
più piccola, nonostante il terreno di proprietà dei mercanti fiorentini
fosse di quasi 8 ettari di estensione.
Alla scomparsa dei primi padroni,
il Palazzo venne acquisito da i de’Medici, divenendo così la sede dei
Granduchi di Toscana.
Nella metà del XVI secolo, dopo i
lavori di completamento iniziarono anche gli ingrandimenti della
struttura; si inizia con il cosiddetto “corridoio vasariano”, che
permetteva di arrivare da Palazzo Pitti agli Uffizi.
Tutto ciò venne fatto chiudendo il
giardino sito davanti al palazzo realizzando un grande cortile.
Abbandonando un attimo la storia e
tornando all’attuale costruzione, possiamo dire che nell’ala sinistra
del Palazzo è collocata la Galleria Palatina, in quella destra gli
appartamenti Reali. Al secondo piano è ora sita la Galleria di arte
moderna. Andando alle spalle della costruzione principale troviamo il
giardino Boboli e, successivamente la Palazzina del Cavaliere.
Nel 1600 invece, sempre
sull’iniziativa medicea, ma ad opera di Pietro da Cortona, vengono
aggiunti agli interni delle decorazioni in stile barocco, come ad
esempio “le quattro età dell’uomo” nella Sala della Stufa, oppure le
sale di Venere, Giove e Marte.
Giungiamo ormai nel 1700 quando
vengono aggiunti i “rondò”, ovvero due ali laterali al palazzo
principale. Inoltre i de’Medici decidono di completare il retro del
palazzo con la costruzione, sul giardino Boboli, della cosiddetta
Palazzina del Cavaliere.
La futura conversione di Palazzo
Pitti in museo lo si deve all’iniziativa di Anna Maria Luisa de’Medici,
che decise di donare l’intera collezione d’arte della famiglia alla
città di Firenze.
Nel XVIII secolo, alla scomparsa
della famiglia de’Medici, il Granducato di Toscana passò alla famiglia
Lorena. Palazzo Pitti restò comunque la sede della casa regnante. Tra i
lavori decisi da questa nuova dinastia fu la creazione, nell’ala
sinistra del Palazzo, della Galleria Palatina, luogo che verrà deputato
a contenere tutta la collezione d’arte lascia dai de’Medici.
Dopo l’unità d’Italia, Palazzo
Pitti divenne la residenza dei Savoia dal 1860 a 1919.
Attualmente l’intero complesso di
Palazzo Pitti ospita diversi luoghi di cultura: la Galleria di Arte
Moderna, la Galleria del Costume, il Museo delle Porcellane e il
giardino di Boboli, che fa parte dell’associazione Grandi Giardini
Italiani.
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