James Clerk
Maxwell
James
Clerk Maxwell nacque ad Edimburgo, il 13 Giugno
1831 e morì a Cambridge, il 5 Novembre 1879;
egli è stato un brillante fisico e matematico di
origini scozzesi.
Fu in
grado di condensare tutte le scoperte, analisi e
risultati fino a quel momento compiuti
sull'elettromagnetismo in un'unica teoria
riconosciuta come primo vero moderno enunciato
di tale argomentazione fisica.
E' a lui
che si devono le famose quattro equazioni di
Maxwell che testimoniano come il campo
elettromagnetico si possa manifestare in tre
modi diversi e precisamente sotto forma di luce,
elettricità e magnetismo.
Inoltre
tali equazioni fondamentali inglobano in se
stesse tutte le leggi e i corollari inerenti al
fenomeno elettromagnetico semplificato così in
"quattro passi" (le quattro equazioni
fondamentali).
Come si
sa il promotore della rivoluzione della fisica è
senza ombra di dubbio Isaac Newton però Maxwell
ha avuto il pregio di continuare l'opera
iniziata dal suo illustre predecessore, portando
così il campo della fisica alla sua “seconda
grande unificazione”.
Egli
riuscì a confermare che i campi magnetici ed
elettrici si espandono, con le “sembianze” di
onde alla velocità costante della luce,
attraverso lo spazio.
Lo
scritto "A Dynamical Theory of the
Electromagnetic Field" fu una sua opera che
realizzò nel 1864 nella quale egli ipotizzava
che la luce fosse di natura ondulatoria e che la
stessa generasse fenomeni magnetici ed
elettrici.
A lui la
fisica del XIX secolo deve il lavoro sul modello
unificato per l'elettromagnetismo, considerato
uno dei più grandi traguardi mai raggiunti in
questo campo.
Nonostante ciò Maxwell si rifaceva alla teoria
classica che si basava sulla teoria della
propagazione della luce per mezzo dell'etere
luminifero, considerato un elemento sfuggevole e
complesso per essere sottoposto a qualsiasi
processo di misurazione sperimentale che avrebbe
colmato lo spazio vuoto.
I tre
principi basilari del pensiero di Maxwell si
incentravano sul rifiuto di ipotesi
microscopiche, sull'enfasi sui risultati
sperimentali e sulla ricerca dell'unità
(unificazione).
Lo
strumento di indagine prediletto da Maxwell, da
utilizzare nelle indagini teoriche, era
l'analogia considerata dallo stesso studioso
come un utilissimo mezzo per esplorare settori
ancora oscuri alla scienza basandosi su leggi
che regolano processi fenomenologici alla
portata di tutti.
Secondo
Maxwell tale metodologia era si efficiente ma
doveva essere maneggiata con attenzione e
disciplina per non rendere vani tutti i
sacrifici effettuati fino a quel momento.
I
genitori di James Clerk Maxwell erano John Clerk
Maxwell e Frances Cay e nel periodo della sua
nascita Michael Faraday stava finalizzando i
suoi studi sull'induzione magnetica, fenomeno
che lui avrebbe spiegato in modo completo
successivamente.
Maxwell
trascorse la propria infanzia nella tenuta del
padre, nella campagna scozzese e fin da tale
periodo della sua vita egli dimostrò una
spiccata curiosità.
La sua
formazione giovanile fu influenzata
positivamente dalla propria madre, Frances Cay,
che cercò
di far sviluppare al meglio le sue enormi
potenzialità; purtroppo però ella morì, forse di
cancro, nel 1839 quando il piccolo Maxwell aveva
otto anni.
La
prematura morte della madre indusse John Clerk
Maxwell ad affidare il giovane James
all'insegnamento di un docente privato che per
colpa dei suoi metodi ortodossi, conditi anche
da punizioni corporali, traumatizzo il piccolo
Maxwell.
A causa
di questo insegnante, il padre decise di mandare
James all'Accademia di Edimburgo; però anche qui
Maxwell, dato il suo carattere schivo ed
introverso, si trovò spesso emarginato dagli
altri che vedevano in lui un personaggio
bizzarro e “strano” che si esprimeva con uno
strano accento scozzese.
Il
soprannome affibbiato a Maxwell dagli altri
compagni di corso fu "Dafty", ovvero «sciocco».
La
geometria affascinò sin da piccolo il giovane
James che in precoce età riscoprì alcuni
poliedri regolari.
All'età
di 14 anni, nel 1846, realizzò un articolo sulle
ellissi dove analizzava le curve a più fuochi
("On the Description of Oval Curves, and those
having a plurality of Foci", 1846).
Da un
punto di vista matematico, anche se molto
dettagliato, tale scritto non era sbalorditivo
confermando che Maxwell, se rapportato ad altri
stupefacenti precoci artisti del passato come
Gauss, Pascal o Mozart, non poteva essere
considerato un bambino prodigio.
All'età
di 16 anni Maxwell abbandonò l'accademia e si
scrisse all'università di Edimburgo dove
dimostrò subito le sue innate peculiarità.
Qualche
anno dopo, non essendosi ancora laureato, si
trasferì al Trinity College di Cambridge dove,
qui, incontrò William Thomson che in futuro
divenne Lord Kelvin.
In
seguito riuscì ad entrare nel "Club degli
Apostoli", un'associazione che raggruppava i
dodici migliori studenti del Trinity; nel 1854
conseguì la laurea e rimase all'interno del
college come docente fino al 1856.
Le sue
conoscenze furono divulgate tramite due
articoli: "Sulle linee di forza di Faraday" e
"Sull'equilibrio dei solidi elastici".
Nel 1860
fu riconosciuto il suo valore con il
conseguimento della medaglia Rumford grazie ad
una serie di articoli, pubblicati dal 1855 al
1872, correlati alla percezione del colore.
Tali
studi indussero Maxwell a ideare molti
strumenti, come il disco di Maxwell, utilizzati
in tali ricerche.
Maxwell
nel 1856 fece domanda per trasferirsi al
Marischal College di Aberdeen per essere più
vicino al povero padre che non stava molto bene
di salute; nonostante la scomparsa del padre
John, Maxwell conseguì la cattedra.
Tre anni
più tardi si aggiudicò il premio “Adams” per un
saggio "Sulla stabilità degli anelli di Saturno"
in cui asseriva che la stabilità degli anelli
poteva essere raggiunta solo se gli stessi erano
costituiti da frammenti di roccia che giravano
attorno al pianeta.
Tale
visione consolidava l'ipotesi che affermava la
formazione del sistema solare per mezzo di una
nebulosa che ruotava su se stessa.
Maxwell
celebrò il suo matrimonio con Katherine Mary
Deward, figlia del rettore del college, nel 1859
senza avere eredi da ella; questo però non lo
salvò dal licenziamento quando il Marischal
College si unì al King's College di Aberdeen per
dar vita all'Università di Aberdeen.
La sua
domanda per avere una cattedra ad Edimburgo non
fu accolta poiché a lui fu preferito il suo
amico Peter Tait; comunque riuscì ad ottenere un
posto al King's College di Londra.
Ancora
oggi non si conoscono le ragioni per cui James
Clerk lasciò, nel 1865, la sua cattedra al
King's College per far ritorno alla sua tenuta
scozzese di Glenlair.
Dalla sua
mente presero vita un trattato elementare di
meccanica dal titolo “Materia e moto” del 1876
e un manuale di termodinamica "La teoria del
calore" del 1871 .
L'uso
esplicito dell'analisi dimensionale trovò in
Maxwell il primo promotore che la usò già nel
1871.
Nello
stesso anno Maxwell assunse il ruolo di primo
Cavendish Professor di Fisica all'università di
Cambridge con l'incaricato di incentivare la
crescita del Cavendish Laboratory; la
pubblicazione degli appunti di Henry Cavendish
fu uno degli ultimi apporti scientifici di
Maxwell a questo campo.
Maxwell
morì abbastanza giovane, all'età di 48 anni, a
Cambridge nel 1879 a causa di un cancro
all'addome e fu sepolto nella chiesa di Parton
nel Galloway (Scozia).
L'esistenza di Maxwell fu notevolmente
influenzata dalla componente religiosa,
introdotta nella sua vita dai suoi genitori,
cristiani devotissimi e facenti parte della
Chiesa episcopale scozzese; suo padre e sua
madre conferirono al proprio figlio
un'inclinazione caratteriale puramente
religiosa.
Le
sfumature religiose presenti nel dna di Maxwell
si rivelano nelle sue analisi di carattere
scientifico, autodefinendosi un "lettore del
libro della natura".
La
visuale di Maxwell a volte mostrava tale libro
della natura come leggiadro e melodioso, chiave
unica per percepire e assaporare l'onnipotenza
di Dio in tutta la sua inarrivabile ed infinita
bontà.
Il
processo di analisi che l'uomo attua su una
scienza in grado di diffondere molteplici verità
sull'universo sconfinato della natura
utilizzando l'atto di fede come univoco
strumento trovava in Maxwell uno dei suoi
maggiori estimatori e sostenitori.
Svariati
poemi britannici e ballate furono assimilate da
Maxwell a memoria; inoltre oltre che scrittore
di trattati scientifici egli si cimentò anche
nella stesura di diversi poemetti di cui il più
famoso risulta essere “Rigid Body Sings”.
Di
seguito un breve estratto di tale poemetto:
“Rigid
Body Sings”
Gin a
body meet a body
Flyin'
through the air.
Gin a
body hit a body,
Will it
fly? And where?
[…]
Il suo
amico Lewis Campbell nel 1882 pubblicò una
raccolta delle sue poesie.
Il
carattere di Maxwell era sostanzialmente di tipo
ironico e ciò si può riscontrare nel suo
epistolario in cui alcune lettere, indirizzate
ad amici e colleghi, riportavano la sua firma in
"forma differenziale" (interpretando tale
termine con la dicitura matematica del rapporto
differenziale) “dp/dt”.
Infatti
la funzione termodinamica “dp/dt = JCM” da come
risultato le iniziali del nome del burlone
studioso (JCM=James Clerk Maxwell).
Altro
ironico episodio della sua vita si riferisce al
momento del suo arrivo all'Università di
Cambridge; gli fu spiegato che c'era una
funzione religiosa alle 6 del mattino e Maxwell
apprendendo tale notizia e toccandosi la barba,
rispose pacatamente con aplomb tipicamente
scozzese: “Va bene, penso di poter stare sveglio
fino a quell'ora”.
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