Auguste Escoffier
Nel 1846 nasce Auguste Escoffier, probabilmente
il maggiore teorico della cucina francese.
Fin da giovane inizia a lavorare presso un
“French restaurant”, di proprietà dello zio,
dove inizia a comprendere le necessità della
cucina e del commercio.
Nel 1865 riesce a divenire cuoco presso il
ristorante parigino "Petit
Moulin Rouge".
La sua carriera ottiene una brusca impennata con
la Guerra Franco – Prussiana, quando viene preso
come capo cuoco delle truppe del fronte sul
Reno, presso la città di Metz.
A causa della sconfitta dei francesi, Escoffier
viene catturato dalle truppe teutoniche. Durante
la prigionia dimostra per la prima volta la
propria abilità anche come scrittore, con la
stesura delle “Memorie di un cuoco
dell'esercito del Reno”. L’esperienza al
fronte permetterà al cuoco di studiare nuove
tecniche per il mantenimento del cibo, una
necessità importante soprattutto per le derrate
alimentari al fronte. Questi anni trascorsi e le
idee che prenderà dalle esperienze fatte sono
alla base delle future fortune imprenditoriali
del cuoco.
Al termine del conflitto ritorna al proprio
lavoro presso il "Petit Moulin Rouge”.
Nel 1876 Escoffier riesce ad aprire il suo
ristorante, a Cannes, lo chiama "Le
Faisan doré” (Il fagiano dorato).
La sua carriera da imprenditore prosegue con la
fondazione della rivista “Art Culinaire”.
Siamo nel 1884. la rivista,
, è pubblicata ancora oggi, nel 2010, subendo
solo, agli inizi del 900 un cambiamento di nome
in "La revue culinaire".
Nell’ultimo decennio dell’800 avviene un
incontro fondamentale per la carriera di
Escoffier. Infatti inizia un rapporto lavorativo
con Cesar Ritz presso il
"Grand
Hotel" di Monte-Carlo, dove ricopre
l’incarico di capo – chef.
Da questo rapporto inizierà un nuovo modo di
organizzare la ristorazione nei grandi alberghi
di tutta Europa: Londra, Parigi, e la Svizzera
divengono le basi del successo del binomio Ritz
– Escoffier, una coppia che era sinonimo di
villeggiatura di alto livello.
La teoria dello chef era semplice ma risolutiva:
senza dimenticare le salse, vera base della
tradizione culinaria francese, era necessario
creare una cucina meno “barocca”, ovvero unendo
alla bellezza dei piatti la digeribilità dei
cibi.
Partendo da questo assunto, secondo Escoffier,
anche i menù necessitavano di una
riorganizzazione, rendendo la “carta” non
un’accozzaglia senza senso di pietanze
gastronomiche, ma un percorso invitante nei cibi
da offrire agli acquirenti.
Tanti ottimi risultati portano alla
pubblicazione, nel 1903,
della "Guide Culinaire", realizzata da
Escoffier in collaborazione con Phileas Gilbert
e Emile Fetu, dove l’autore inserisce alcune
delle ricette da lui ideate per i palati della
nobiltà europea.
Nel 1919, alla fine del Primo conflitto
Mondiale. Auguste Escoffier riceve
l’onorificenza della Legion d'Onore.
Nel 1934, un anno prima della sua dipartita, il
famoso cuoco pubblica la sua principale opera
letteraria “Ma Cuisine”.
Ancora oggi, nel 2010, l’opera di Escoffier è
per i cuochi francesi, ancora un testo di
riferimento.
Nel 2006 il principato di Monaco ha emesso un
francobollo in onore del grande chef.
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