SAN PETRONIO
ricostruttore di Bologna
Il 4 ottobre
di ogni anno i petroniani, altro nome per indicare gli abitanti
di Bologna, celebrano la festa di San Petronio, il loro patrono (insieme
con la Beata Vergine di San Luca).
Petronio, discendente
probabilmente dalla famiglia consolare romana Petronia, visse a lungo nella
Gallia romana; qui si dedico alla magistratura civile, ma abbandonò ogni
incarico per dedicarsi alla preghiera ed al servizio di Dio.
Dopo esser
stato ordinato sacerdote, Petronio fu eletto vescovo, probabilmente nel
431 d. C.
Secondo una
Vita in latino redatta nel XII sec., Petronio, cognato dell’imperatore
bizantino Teodosio II, fu inviato a Roma per incontrare Celestino
I. Nello stesso tempo, alcuni ambasciatori bolognesi si erano rivolti
al pontefice per chiedere un nuovo vescovo dopo la morte di Felice, settimo
vescovo di Bologna (San Felice di Bologna).
Il pontefice,
avuta in sogno una rivelazione, scelse Petronio quale ottavo vescovo di
Bologna.
Il nuovo vescovo
si dedicò con tenacia alla ricostruzione di Bologna, distrutta per
volontà di Teodosio I. Proprio a Petronio si deve, secondo la tradizione,
la costruzione del grande complesso di Santo Stefano, che prendava
a modello i santuari eretti a Gerusalemme sul Santo Sepolcro. Nel complesso,
all’interno della Chiesa del Santo Sepolcro, nel XII secolo sono
state rinvenute le reliquie di San Petronio (con molta probabilità
Petronio è scomparso nel 450).
Secondo un’altra
fonte del 1200, Petronio, già vescovo di Bologna, al ritorno da Gerusalemme,
volle fermarsi a Costantnopoli. Qui ottenne dall’imperatore Teodosio II
importanti benefici per Bologna: fu concessa l’autonomia della città,
l’allargamento delle mura, la fondazione dello Studio (l’antica Università
di Bologna), la protezione dell’imperatore contro ogni tirannia.
La Basilica
di San Petronio
Nel 1390, in
Piazza Maggiore, il libero comune di Bologna iniziò la costruzione della
basilica in onore del nuovo patrono della città (il patronato risale con
molta probabilità al 1253). A lui la città era riconoscente per numerosi
miracoli.
L’imponente
costruzione, esempio vigoroso del gotico italiano, è una delle più grandi
costruzioni del mondo cattolico (dopo la basilica di San Pietro, i duomi
di Milano e Firenze, le cattedrali di Colonia e Reims). Sulla facciata della
Basilica risplendono le
Storie del
Vecchio e Nuovo Testamento, scolpite da Jacopo della Quercia.
Qui hanno avuto
luogo l’incoronazione dell’imperatore Carlo V ed alcune sessioni del Concilio
di Trento.
Al suo interno,
sul pavimento della navata sinistra, corre la grande meridiana di
Gian Domenico Cassini.
La basilica,
rimasta incompiuta, è stata consacrata ufficialmente solo nel 1954.
Dal 2000, le
reliquie di San Petronio sono custodite all’interno della basilica omonima.
Festa di
San Petronio
Il 4 ottobre
I Bolognesi celebrano la festa del loro patrono. In questo giorno, dopo
la messa in cattedrale, si svolge la processione con il Santissimo Sacramento
fino alla Cattedrale di S. Pietro; qui si svolge l’adorazione continuata
giorno e notte.
Nello stesso
giorno, Piazza Maggiore si anima con la
festa popolare.
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