ANTONIO MEUCCI
Antonio Santi Giuseppe Meucci, celebre inventore
italiano, famoso principalmente per l'invenzione del telefono, nacque il
13 aprile 1808 a San Frediano, quartiere popolare di Firenze.
Frequentò gli studi presso l'Accademia di Belle Arti
del capoluogo toscano, lavorando in seguito come impiegato alla dogana e
come tecnico di scena al Teatro della Pergola, dove conobbe Ester Mochi,
la sua futura consorte. Coinvolto nei moti rivoluzionari del 1831, a causa
delle sue convinzioni politiche, Meucci fu costretto a lasciare il Granducato
di Toscana e ad emigrare a Cuba, dove nel 1835 accettò un lavoro al Teatro
Tacon dell'Avana.
Nel 1850 si recò negli Stati Uniti, e a New York,
mise in piedi una fabbrica di candele. Nel 1854 costruì il primo prototipo
di telefono, per poter mettere in comunicazione il suo ufficio con la camera
da letto dove la moglie era costretta da una grave malattia. L'invenzione
del telefono nacque prendendo spunto da un sistema precedente che aveva
creato quando lavorava a teatro; un sistema di tubi che trasportava il suono
da una parte all'altra del palco, in modo da poter impartire le istruzioni
agli operai dalla cabina di regia.
Costretto a vivere con l'aiuto degli amici, in seguito
al fallimento della sua fabbrica, non riuscì a far brevettare il teletrofono
(come lo aveva chiamato), ottenendo solo nel 1871 un brevetto temporaneo,
da rinnovare anno per anno. Nello stesso periodo, con un'ampia documentazione
sulle sue ricerche, Meucci si rivolse alla potente American District Telegraph
Company di New York, richiedendo la possibilità di utilizzare le linee per
i propri esperimenti. La compagnia non colse le potenzialità economiche
dello strumento procurando allo scienziato italiano una nuova delusione.
Nel frattempo, nel 1876 Alexander Graham Bell brevettò
il "suo" telefono, Meucci gli intentò causa, una causa che, viste le scarsissime
disponibilità economiche di Meucci, si concluse appena un anno più tardi
con la vittoria di Bell, dato che il giudice, riconobbe a Meucci di aver
inventato il telefono meccanico, ma a Bell riconobbe l’invenzione di quello
elettrico.
Sul caso si tornò dopo svariati tentativi nel 2002, quando
il Congresso degli Stati Uniti riconobbe storicamente a Meucci la paternità
del telefono. Antonio Meucci morì all'età di 81 anni, il 18 ottobre 1889,
poco prima che la società Globe presentasse ricorso contro la sentenza.
La Corte Suprema statunitense decise per l'archiviazione del caso.
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