QUARESIMA
digiuno e penitenza
Nella liturgia cattolica è il periodo penitenziale di
quaranta giorni che precede e prepara la Pasqua; inizia con il "Mercoledì
delle Ceneri" e si prolunga per quasi sei settimane terminando il Giovedì
Santo, quando inizia il Triduo Pasquale.
Fu istituita dalla Chiesa nel sec. III per seguire i
precetti del Vangelo che raccomanda l’esercizio della virtù ed in memoria
dei quaranta giorni di digiuno di Gesù Cristo nel deserto.
Anticamente la disciplina del digiuno quaresimale era
quanto mai rigorosa, tanto che nel quindicesimo secolo era ancora in vigore
la legge che condannava a morte i macellai che vendevano carne durante la
quaresima; con il passare del tempo, i rigori della disciplina quaresimale
subirono forti rilassamenti come grandi cambiamenti subirono i riti della
quaresima.
Alla netta separazione esistente fra il carnevale e il
periodo della quaresima si riferisce un folto gruppo di celebrazioni folkloristiche,
imperniate sull’idea centrale della morte e sepoltura del carnevale e alla
morte in se stessa. In Spagna per tre giorni il personaggio che impersona
il carnevale domina da signore sulla folla festante, ma l’ultimo giorno
il carro del trionfo si muta in un tetro carro funebre, su cui giace il
pupazzo del carnevale. Queste tradizioni, oltre che in Spagna, sono ancora
vive in Francia, specialmente in Provenza e in Normandia e anche in Italia
nel Lazio e nell’Abruzzo.
Nel Lazio, ma soprattutto a Roma, è ancora viva un’antichissima
tradizione istituita dal Papa San Gregorio Magno, che risale al secolo IV
d.C. e che riguarda il ciclo delle "stazioni" quaresimali: ogni anno si
rinnova l’appuntamento quaresimale mediante particolari e solenni funzioni
liturgiche alle quali partecipano, stazionando in preghiera, numerosi fedeli;
questa antichissima tradizione viene ripetuta, in varie chiese romane, ogni
giorno per quasi tutta la durata della quaresima e fino alla domenica "
in albis", quella successiva alla Pasqua.
Nel ciclo liturgico della Chiesa cattolica la Quaresima
viene considerata una festività mobile in quanto è legata, ad intervalli
determinati, a quella della Pasqua, e perciò varia di anno in anno.
Di seguito l’elenco con le date entro cui possono ricorrere
le festività mobili (il segno meno indica il numero dei giorni da togliere
e il segno più da aggiungere alla data della Pasqua):
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domenica di Settuagesima (dal 18 gennaio al 22 febbraio)
- 63 giorni
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mercoledì delle Ceneri (dal 4 febbraio al 10 marzo) –
46 giorni
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giovedì dell’Ascensione (dal 30 aprile al 3 giugno) +
39 giorni
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domenica di Pentecoste (dal 10 maggio al 13 giugno) +
49 giorni
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domenica della Trinità (dal 17 maggio al 20 giugno) +
56 giorni
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giovedì del Corpus Domini (dal 21 maggio al 24 giugno)
+ 60 giorni
I limiti tra parentesi sono per gli anni comuni, per
i bisestili si devono aumentare di un giorno le date anteriori al 1° marzo.
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