PRESEPE
Uno dei tanti lasciti
che il Santo “poverello” di Assisi, ossia
San Francesco, ci ha lasciati
è l’idea, per festeggiare al meglio il
Natale, della rappresentazione
del presepe.
La leggenda sulla vita
del Santo ci racconta che, nel 1223, a Greccio, Francesco riuscì a
rappresentare la Natività così come viene descritta dalle Sacre
Scritture, (vedi Vangeli di Luca e Matteo) con l’aiuto di alcune
persone, impostando il primo Presepe con lo scopo di animare la Messa di
Natale.
Fin qui, la leggenda,
invece il primo presepe che compare in atti ufficiali è quello di
Arnolfo di Cambio, presente, almeno in parte, ancora oggi nella Basilica
di Santa Maria Maggiore. Proprio questa Basilica un tempo venne chiamata
“Sancta Maria ad praesepe” per la presenza di una reliquia della Santa
culla.
A partire dal 1400,
molti artisti della Toscana iniziarono a costruire presepi di
terracotta, per poi passare la palma di artisti specializzati sui
presepi ai partenopei.
Ma l’evento che spianò
la strada alla diffusione del presepe in ogni casa fu il Concilio di
Trento (1545 - 1563). In questo incontro i Cardinali della Chiesa
Cattolica affermarono l’utilità del presepe per aumentare la devozione
popolare, dando via libera ad una gara tra nobili per il presepe più
sfarzoso. Questo ovviamente non sta a significare che nei secoli
precedenti la Chiesa non accettasse i presepi, tutt’altro, possiamo
infatti prendere come esempio il Papa San Leone Magno, che postulò come
3 il numero dei Re Magi.
Nel ‘700 e nell’800 i
migliori presepi costruiti in Italia furono sicuramente quelli con
statuette in legno degli artisti genovesi, insieme alle opere
partenopee, famose per la grande ricchezza di particolari scenografici.
La tradizione italica
ha nel presepe alcuni personaggi fissi: i pastori che portano al pascolo
animali, la Sacra Famiglia in una grotta e da lontano, i Re Magi che
dovranno lentamente avvicinarsi alla grotta. L’arrivo di questi tre
personaggi dovrà essere il 6 gennaio, come da calendario liturgico. Non
possiamo dimenticare tra i personaggi Gesù Bambino, che dovrebbe essere
inserito la notte del 24 Dicembre, la Madonna e San Giuseppe.
Sempre secondo la
tradizione il presepe deve essere preparato l’8 dicembre, e smontato il
6 gennaio, giorno dell’epifania. Nelle chiese solitamente il presepe
viene aperto e benedetto la notte del 24 dicembre.
Ma da dove deriva il
termine presepe? La parola ha origini dal latino, la lingua ufficiale
della Chiesa nei tempi antichi. Esattamente dal sostantivo “praesepium”,
mangiatoia riprendendo così con questo termine, il luogo dove secondo la
tradizione nacque Gesù.
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