PRIMO APRILE
pesce d’aprile
LA STORIA
In Francia fino al 1574 l’anno iniziava con il mese d’aprile
in concomitanza con la primavera.
In quell’anno il Re di Francia Carlo IX, in armonia con
gli altri paesi dell’Europa, decise di adottare il calendario riformato
dal Papa Gregorio XIII che, tra l’altro, anticipava l’inizio dell’anno nuovo
al primo gennaio.
Il Sovrano trovò qualche opposizione al cambiamento per
le confusioni anagrafiche che si vennero a creare tra la popolazione.
LE TRADIZIONI, LE LEGGENDE E GLI SCHERZI
L’origine del nome, secondo l’opinione comune, deriverebbe
dal fatto che proprio in concomitanza con il primo aprile il sole esce dalla
costellazione dei Pesci.
L’usanza del "pesce d’aprile" è diffusa in tutta Europa
e in America e, molto probabilmente, ha origine proprio dall’introduzione
del calendario gregoriano che, anticipando l’inizio dell’anno di quattro
mesi (dall’aprile al gennaio), ha dato origine ad un periodo temporale nel
quale – sembra uno scherzo – i nati di quel periodo perdevano o aggiungevano
un anno alla loro età.
Una leggenda popolare narra che la creazione del mondo
terminò il primo giorno d’aprile; in quel giorno il Signore, finite tutte
le cose, se ne andò in cielo. I primi uomini erano come storditi, non sapendo
cosa fare ma soprattutto da dove cominciare. Si misero a cercare il cibo
per sfamarsi e un posto riparato per passare la notte; molti intralciavano
le ricerche dei più intraprendenti, finché, in una confusione generale,
i più sciocchi furono inviati lontano a prendere cose inesistenti. Da qui
l’usanza di mandare i creduloni in giro a cercare ciò che non c’è.
Un’altra vicenda tira in ballo perfino il patriarca Noe,
il quale avrebbe mandato fuori dell’Arca, per la prima volta, una colomba
che non trovava terra come i beffati non trovano l’oggetto richiesto.
Il 1° aprile del 1634, il Duca Francesco di Lorena, prigioniero
del Re Luigi XIII, riuscì a fuggire dal Castello di Nancy nuotando sotto
il pelo dell’acqua di un fiume. Qualcuno avrebbe poi commentato che le guardie
erano state beffate da un enorme "pesce".
Una storiella popolare narra che, il primo d’aprile,
un gruppo di montanari decise di scendere dalla collina per passare una
giornata in riva al mare. Incontrarono dei pescatori i quali fecero credere
loro che, quel giorno, era il giorno propizio per un’abbondante pesca, purché
si fossero spinti in alto mare per gettare le reti. Dopo aver remato a lungo
e dopo aver gettato le reti, al ritiro delle stesse non trovarono nessun
pesce. L’operazione fu ripetuta più volte con lo stesso risultato; a sera
i montanari si rassegnarono a abbandonare l’impresa e ritornarono a riva,
stanchi, canzonati e derisi poiché l’inizio d’aprile è il periodo meno adatto
alla pesca in quanto i pesci scendono sul fondo per deporre le uova.
In alcuni paesi il giorno del 1° aprile è chiamato anche
"giorno dei matti" (all fouls day); vittime predestinate delle burle sono
i sempliciotti, gli ingenui, ai quali si chiedono cose assurde ed a
titolo di esempio ecco alcune richieste
tradizionali; in Germania: raccogliere neve disseccata; in Francia: comprare
lievito per le salsicce; a Firenze: comprare il pesce in una piazza dove
il pesce è solo raffigurato in un bassorilievo; in Scozia: mandare qualcuno
a caccia di cucù.
In Italia vi è la tradizione di vendere cioccolata a
forma di pesce, mentre, da parte dei ragazzi, si attaccano pesci di carta
o bigliettini anche con scritte goliardiche o con la scritta "pesce d’aprile"
ai vestiti degli adulti o dei coetanei.
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