BEDRIACUM
Il sito romano individuato
presso l'odierno centro di Calvatone si identifica con l'antico vicus noto
alle fonti col toponimo di Bedriacum, il cui territorio, nel 69 d.C., fu
coinvolto negli scontri per la conquista del potere imperiale tra gli eserciti
di Otone, Vitellio e Vespasiano.
La genesi del vicus è strettamente
connessa alla costruzione della via Postumia, disposta nel 148 a.C. dal
console Spurio Postumio Albino: la grande strada consolare collegava Genova
ad Aquileia, mettendo in contatto l'Occidente tirrenico con l'Oriente adriatico
attraverso la Pianura Padana, crocevia degli scambi fra Italia centrale
e mondo transalpino. Le motivazioni che portarono alla realizzazione dell'asse
stradale sono da ricercarsi nella politica militare volta alla conquista
e alla connessa colonizzazione dell'Italia settentrionale perseguita da
Roma, comportando la centuriazione di estesi territori e l'imporsi di un
modello insediativo per piccoli centri rurali (vici ), spesso di natura
commerciale, tutti facenti capo a grandi città.
A questo proposito si ricorda
che il primo intervento ufficiale del governo romano a nord del Po si data
al 218 a.C., anno in cui si decise di dedurre due colonie di diritto latino,
Cremona e Piacenza, al fine di creare una barriera contro le frequenti incursioni
delle tribù celtiche lungo la penisola.
Il piano di colonizzazione
per Cremona e il suo territorio mirava a portare sulla linea del Po dodicimila
famiglie: fu indispensabile attuare perciò una vasta opera di bonifica per
trasformare una regione in precarie condizioni ambientali (coperta da foreste
e acquitrini) nell'ager cremonensis. Bedriacum, sito ubicato tra Cremona
e Verona, e distante dalla prima circa 22 miglia (secondo la Tabula Peutingeriana),
assunse importanza nell'ager cremonensis grazie alla sua funzione di nodo
stradale e fluviale: la sua posizione sulla via Postumia (chiamata in questo
tratto Bedriacensis), nel punto di attraversamento del fiume Oglio (uno
dei principali affluenti del Po), ne fece infatti un centro di smistamento
commerciale strategicamente importante.
L'abitato era posto al
limite di un ristretto terrazzo fluviale che si affacciava sulla valle dell'Oglio,
presso un punto di guado già certamente noto in età preromana e al quale
doveva giungere la via Postumia dopo aver piegato decisamente verso nordest,
in direzione di Verona.
(fonte: comunicato stampa
Regione Lombardia)
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