EPIFANIA
la befana vien di notte...
Per gli antichi greci, l’Epifania era l’azione di una
divinità che, invisibile all’occhio umano, manifestava la sua presenza attraverso
un segnale, o una visione, o un miracolo, ….
Nel mondo cristiano il termine indica la festa religiosa
che evoca oltre all’adorazione dei Magi anche vari avvenimenti della vita
di Cristo, soprattutto la nascita, il battesimo, il primo miracolo operato
a Cana, la sua venuta alla fine dei tempi.
Mentre in Occidente è ora nettamente distinta dal Natale
e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, di cui i Magi furono i primi,
nelle chiese orientali, l’Epifania è la festa del battesimo di Gesù nel
Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania,
la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.
In alcune chiese orientali è insieme la celebrazione
del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù.
L’Epifania, comunemente designata come "Adorazione dei
Magi", contrapposta a quella dei pastori, è soggetto molto diffuso nella
primitiva arte cristiana, alla quale perviene dalla rappresentazione del
tributo dei barbari: i tre Magi, vestiti alla persiana, con anassiridi e
berretto frigio, accorrono, sotto il segno della stella cometa, recando
i loro doni al Bambino.
La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni
di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla,
… da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante
i saturnali.
Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come
a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali
la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma
buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi
e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.
Secondo la poetica immagine la vecchia, che nella tradizione
contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne
a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso
sacco ricolmo sulle spalle.
In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio
che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.
Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania,
o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi,
il più indicato per combattere le forze del male.
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