Alice nel paese delle meraviglie
Titolo
originale: Alice in wonderland
Paese:
Stati Uniti
Anno:
1951
Genere:
musicale, fantastico, commedia
Regia:
Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske
Soggetto:
Lewis Carroll
Sceneggiatura:
Aldous Huxley
Produzione:
Disney
Montaggio:
Lloyd L. Richardson
Musiche:
Mack David, Gene De Paul, Sammy Fain, Winston Hibler, Bob Hilliard,
Al Hoffman, Jerry Livingston, Don Raye, Oliver Wallace
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie,
conosciuto forse di più con il titolo abbreviato di Alice nel paese
delle Meraviglie, è uno dei tanti indimenticabili film Disney, sicuramente
il più eccentrico che potesse mai essere pensato negli anni ’50, e per
questo chiaramente il fiore all’occhiello della grande società di produzione
cinematografica americana.
La folle storia, che vede protagonista una bambina
bionda Alice, catapultarsi in un mondo fatto al contrario e senza alcuna
logica, è in realtà un opera letteraria, pubblicata per la prima volta
il 4 luglio 1865, e scritta dal matematico e scrittore inglese Reverendo
Charles Lutwidge Dodgson, più noto al grande pubblico con lo pseudonimo
di Lewis Carroll.
Il racconto originario è la trasposizione allusiva
di avvenimenti e personaggi propri dell'epoca in cui viveva Dodgson,
che con quest’ opera intendeva probabilmente fornire ai suoi lettori
un’interpretazione originale e divertente di tutto ciò che li circondava,
prendendosi gioco in questa stramba ricostruzione, di ogni tipo di regola
anche linguistica. Il libro ebbe anche un seguito (Attraverso lo specchio
e quel che Alice vi trovò), ma non ottenne la fama del primo volume,
che venne tradotto in moltissime lingue e fu oggetto di numerosi adattamenti
teatrali e cinematografici, tra cui proprio l’indimenticabile cartone
Disney.
Walt Disney aveva provato già prima degli anni ’50
a realizzare un film sulla bellissima storia di Lewis Carroll, ma lo
scoppio della seconda guerra mondiale aveva frenato la realizzazione
del progetto. Se da una parte questo aveva significato per Disney, anni
e anni di attesa e lavoro estenuante, dall’altra il passare di così
tanto tempo, gli aveva permesso di riflettere in maniera più accurata
sulle modalità di realizzazione del suo film. Finita la guerra infatti,
Disney in un primo momento aveva pensato di fare un misto di film d'animazione
e attori reali, ma alla fine aveva optato per un film completamente
a cartone animato. Accanto a lui erano stati chiamati a lavorare esperti
disegnatori, ed anche Oliver Fallace e Frank Churchill per la composizione
di alcune canzoni. Il risultato di tanto impegno era stata la creazione
di un classico destinato a far sognare nel tempo intere generazioni.
La storia di Alice Liddel, prende il via il 4 maggio,
giorno del suo compleanno, quando in una normale e noiosa giornata primaverile
la bambina vede improvvisamente passarle davanti agli occhi, un Coniglio
Bianco col panciotto che borbotta fra sé "è tardi, è tardi!" e decide
seguirlo nella sua tana.
Da quel momento ogni contatto con la realtà si perde,
Alice cade in un mondo onirico, fantastico costruito su assurdità e
sregolatezze. Nella sua corsa dietro al Coniglio Bianco, incontra fiori
parlanti, un gatto che diventa invisibile lo “stregatto”, un cappellaio
matto fissato con l’ora del tè, un “brucaliffo” che gioca con il fumo
della pipa, una regina di cuori che ama tagliere le teste e giocare
a croquet, una sorta di golf (che non è cricket) usando come mazza il
collo di un uccello e come pallina un povero riccio indifeso.
E non è tutto, mangiando degli strani funghi Alice
cresce a dismisura rimanendo intrappolata proprio nella casa del coniglio,
e poi si ritrova piccola piccola tanto da passare nel buco di una serratura.
Insomma ne vede veramente di tutti i colori, prima di poter tornare
nel suo mondo a chiedersi se tutto ciò che ha vissuto è accaduto per
davvero. Appena il film uscì nelle sale, proprio nel 1951, il successo
sembrava una meta lontana; troppe erano state le critiche e grande il
fallimento al botteghino.
Come accadde spesso per altri grandi lavori Disney,
anche Alice nel paese delle meraviglie non fu capito ed apprezzato immediatamente,
ma non cadde mai nel dimenticatoio, anzi il tempo così come succede
per il buon vino, lo rese un prodotto migliore, tanto che fu il primo
film Disney ad essere mandato in onda in televisione.
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