SPIDERMAN "3"
Titolo originale: Spider-Man 3
Paese: USA
Anno: 2007
Durata: 136 minuti
Genere: azione, avventura, fantascienza, thriller
Regia: Sam Raimi
Soggetto: dai fumetti Marvel Comics
Sceneggiatura: Alvin Sargent, Sam Raimi e Ivan Raimi
Produttore: Avi Arad, Stan Lee, Laura Ziskin, Joseph M. Caracciolo,
Grant Curtis, Kevin Feige
Casa di
produzione: Sony Pictures Entertainment
Distribuzione (Italia): Columbia Pictures
Interpreti e personaggi : Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man);
Kirsten Dunst (Mary Jane Watson); James Franco (Harry Osborn/New
Goblin); Thomas Haden Church (Flint Marko/Uomo Sabbia); Topher
Grace (Eddie Brock/Venom); Bryce Dallas Howard (Gwen Stacy);
Rosemary Harris (May Parker); J.K. Simmons (J.Jonah Jameson);
James Cromwell (Capitano Stacy); Dylan Baker (Dr. Curt Connors);
Bill Nunn (Robbie Robertson); Elizabeth Banks (Betty Brant);
Theresa Russell (Emma Marko); Ted Raimi (Hoffman); Perla
Haney-Jardine (Penny Marko); Elya Baskin (Mr. Ditkovich); Mageina
Tovah (Ursula); Michael Papajohn (Dennis Carradine/Carjacker);
Robbie Robertson (Ben Parker); Willem Dafoe (Norman Osborn/Goblin);
Bruce Campbell (Maitre); Stan Lee (Uomo in Times Square)
Doppiatori italiani: Marco Vivio (Peter Parker/Spider-Man);
Domitilla D'Amico (Mary Jane Watson); Massimiliano Manfredi (Harry
Osborn/New Goblin); Pino Insegno (Flint Marko / Uomo Sabbia);
Fabrizio Manfredi (Eddie Brock / Venom); Daniela Calò (Gwen Stacy)
Fotografia: Bill Pope
Montaggio: Bob Murasky
Musiche:
Christopher Young
Costumi:
James Acheson, Katina Le Kerr
Trucco:
Luisa Abel, Bert Reo Anderson, Reo Anderson Bert, Andy Clement
Trama:
La vita di Peter Parker (alias l'Uomo Ragno) sembra proseguire a
gonfie vele sia dal punto di vista lavorativo (con il successo che
le sue foto sull'Uomo Ragno riscuotono al Daily Bugle), sia dal
punto di vista scolastico (è il primo del suo corso di fisica al
college) e specialmente in campo sentimentale (la storia con Mary
Jane si sta avviando verso la proposta di matrimonio).
Una notte, dopo una serata romantica passata insieme a Mary Jane,
dal cielo precipita un meteorite dal quale fuoriesce un' entità
parassita che pian pano verrà assimilata da Peter sviluppandone e
accentuando la sua aggressività e mettendo a nudo tutti i suoi lati
più oscuri.
Inoltre Harry Osborn, miglior amico di Peter, rimembra la morte di
suo padre Norman e il fautore di questa disgrazia ovvero Peter
Parker; ciò fa riaffiorare nello stesso Harry il desiderio di
vendicarsi dell'Uomo Ragno e quindi del suo miglior amico.
A complicare l'esistenza dell'amato “Uomo Ragno di quartiere” ci
pensano gli ingressi di un nuovo talentuoso e altrettanto scrupoloso
fotografo del Daily Bugle (Eddie Brock) e della minaccia che ha la
forma (non tanto stabile molecolarmente!) dell'Uomo Sabbia
(conosciuto un tempo come Flint Marko).
Tutti questi nemici non rappresentano per Peter un grosso problema,
perché c'è una questione più delicata da gestire e cioè il rapporto
con una Mary Jane sempre più gelosa della nuova compagna del corso
di fisica Gwen Stacy; l'Uomo Ragno ha affrontato nemici temibili, ma
mai una fidanzata inquieta!
Recensione:
Terzo capitolo della saga incentrata sull'arrampica-muri più famoso
dei fumetti; questa nuova avventura si popola di moltissimi
personaggi (quasi tutti potenziali nemici di Spiderman).
Forse la bravura degli sceneggiatori è stata quella di sviluppare le
vicende di ogni singolo personaggio in maniera completa e chiara
senza lasciare in sospeso i punti focali delle rispettive
delineazioni esistenziali.
Con l'aggiunta di nuovi personaggi il film si impregna anche di
molte tematiche quotidiane presenti nella vita di tutti noi; infatti
non va scordato che l'Uomo Ragno è uno dei pochi (o forse l'unico!)
supereroe della vecchia guardia che sotto la maschera cela un
ragazzo pieno di problemi in cui ognuno di noi potrebbe facilmente
identificarsi.
Squattrinato fino all'osso e considerato un “secchione” asociale da
scansare dal resto dei suoi coetanei, Peter incarna il ragazzo medio
americano; orfano dei genitori si ritrova a convivere con gli amati
zio Ben e zia Mary che lo crescono come un figlio.
Mingherlino e facilmente bersaglio dello scherno dei suoi compagni
di scuola e amici si ritrova ad essere considerato un diverso dagli
altri; ma forse è proprio questo suo stato di “mediocrità” a fargli
capire come indirizzare i suoi poteri a favore di quella gente che
incrociando per strada un Peter Parker qualunque non lo degnerebbe
di uno sguardo.
I problemi adolescenziali del giovane Peter ora incominciano a
tramutarsi nelle problematiche tipiche della maturità; il desiderio
di creare una famiglia con chi si ama ma anche la consapevolezza di
non avere le possibilità economiche per sostenere questo sogno.
Temi principali della pellicola sono la vera identità di ognuno di
noi e le ambizioni e i desideri che non abbiamo il coraggio di
soddisfare per preclusioni che a volte creiamo noi stessi, per paura
di non riuscire in situazioni congeniali alle nostre qualità.
A volte serve un' avvenimento particolare per fornire quella scossa
necessaria alle persone in modo da poter tirare fuori i lati
nascosti assopiti nel profondo del nostro animo; per Peter,
l'incentivo viene fornito dal simbionte venuto dallo spazio che si
fonde con lui donando il colorito nero del costume di Spiderman.
Il nero rappresenta la parte oscura dell'animo umano che rimane
nascosta nelle profondità della nostra coscienza; essa rappresenta
il nostro vero essere ovvero l'unico aspetto delle nostre mille
sfaccettature che senza i freni inibitori rivelerebbero la nostra
vera essenza.
Il Parker in balia del simbionte, sfodera una sicurezza e una
spavalderia non appartenenti alla facciata del timido Peter
quotidiano che non si sognerebbe neppure di abbozzare simili
peculiarità in mezzo alla gente.
Però la stessa sicurezza mostrata in mezzo agli altri, porterà il
rapporto con Mary Jane quasi ad un punto di non ritorno.
Ogni personaggio, nuovo o vecchio della saga, dovrà combattere con i
fantasmi interiori che tormentano la propria esistenza; Spiderman
non sarà l'unico a dover fare i conti con le proprie debolezze e con
la propria esistenza.
Il personaggio più vicino al protagonista, ovvero la sua amata MJ
(Mary Jane interpretata da Kirsten Dunst), vede la sua vita senza
una via di sbocco da quella mediocrità e miseria che l'hanno
accompagnata fin da bambina; forse la stessa MJ non è cresciuta e
non riesce a capire come gestire le proprie scelte in una vita che
le sta stretta.
Se a queste lotte interne, si sommano anche l'invidia per il suo
amato che nelle vesti di Spiderman raccoglie elogi e consensi da
tutte le parti (ottiene anche le chiavi della città per aver salvato
la figlia del capitano Stacy/antagonista di MJ in amore) e la
gelosia nei confronti di Gwen Stacy allora il quadro per
un'esistenza incolore è completo.
Il confronto della propria carriera artistica, incatenata ad una
ruolo marginale e di secondo piano, con l'ascesa del proprio
fidanzato nelle vesti di Spiderman non incentiva Mary Jane a darsi
una scossa per destarsi dalla sua situazione di stallo.
Anzi la situazione disperata spinge la stessa MJ nelle braccia del
suo amico Harry Hosborn (James Franco) che sfrutterà la situazione a
suo favore per vendicarsi del suo amico Peter Parker/Spiderman.
L'insicurezza ostentata da MJ viene equilibrata dalla sicurezza
disarmante del ragnetto di quartiere che si sente invincibile non
solo contro i sui acerrimi nemici ma anche nei rapporti sociali con
la gente (soprattutto con le ragazze).
Un'altra figura divorata dai propri sbagli e rimorsi è il fuggitivo
Flint Marko (Thomas Haden Church) ovvero l'Uomo Sabbia che evade di
prigione per vedere la moglie e la figlia malata; Marko non è
fondamentalmente un uomo cattivo ma un uomo a cui la vita ha
riservato un destino avverso.
Per sua moglie e soprattutto per sua figlia vorrebbe solo il meglio;
ma non potendo garantire alle sue donne una vita all'insegna della
ricchezza e dell'agio cerca di rimediare con piccoli furti per
guadagnarsi da vivere.
Durante una semplice rapina rimane coinvolto nell'omicidio di Ben
Parker, zio di Peter; erroneamente incolpato dell'uccisione
dell'uomo, Flint si ritrova braccato dalla polizia.
L'incidente che tramuta il suo corpo in sabbia, gli da quella forza
che non aveva prima; come per Peter, si può dire che il lato oscuro
di Flint viene stuzzicato e sollecitato da un casuale incidente che
infonde nuova vitalità e soprattutto nuovi traguardi da raggiungere.
Co i soldi che ora, grazie ai poteri immensi di cui è padrone, può
“racimolare” con varie rapine potrà pagare le costose cure di cui ha
bisogno sua figlia per guarire e garantire un futuro roseo e sicuro
a lui e sua moglie.
La bontà di Marko viene totalmente “calpestata” da lui stesso quando
si tratta di sua figlia; per il bene della sua amata non si ferma
davanti a niente e non esita ad usare i propri poteri anche se ciò
potrebbe recare danni altrui.
Prima dell'incidente che ha mutato molecolarmente il suo organismo,
Flint si sentiva incapace e impotente di fronte alla valanga degli
eventi che aveva condotto lui e la sua famiglia in una situazione di
miseria e povertà senza via di fuga.
L'incapacità di reagire aveva sprofondato nello sconforto più
completo Marko; forse il destino aveva concesso una seconda
possibilità di redenzione con l'incidente che lo ha trasformato
nell'Uomo Sabbia, ma Flint ha utilizzato la seconda chance in modo
sbagliato schierandosi dalla parte del lato oscuro del male.
Altro personaggio emblematico e abbastanza complesso emotivamente è
il fotografo Eddie Brock (Topher Grace), antagonista “lavorativo” di
Peter Parker; per raggiungere i suoi obiettivi in ambito lavorativo
(un posto da fotografo al Daily Bugle) non esita a ricorrere a
trucchi biechi e meschini (come il fotomontaggio di una foto di
Spiderman per immortalarlo mentre ruba del denaro) per screditare il
talento di Peter Parker come fotografo.
A complicare la sua situazione mentale ed emotiva si aggiunge la
delusione d'amore riservatagli da Gwen Stacy che lo considera solo
un amico mentre lo stesso Eddie aveva immaginato qualcosa di più che
superasse l'amicizia.
La sua personalità è terreno fertile per il simbionte che “calza”
Peter Parker quando indossa la calzamaglia nera come la notte per
spostarsi da un palazzo all'altro appeso alla sua ragnatela.
Il miscuglio, che corrisponde al nome di Venom, composto da Eddie
Brock e il simbionte è un mix perfetto tra mente (instabile) di
Brock e corpo (viscido) dell'entità proveniente dallo spazio
profondo.
La mente insicura di Eddie, con il supporto fisico ma soprattutto
mentale del simbionte, architetta la vendetta nei confronti di quel
Peter Parker che lo ha messo in ridicolo di fronte alla redazione
del Daily Bugle e soprattutto che lo ha privato della sua dolce Gwen
Stacy.
Anche Harry Osborn (James Franco) risulta essere un personalità
segnata dalla vendetta; il suo desiderio di vendicarsi di Peter
Park/Spiderman lo porta sull'orlo della pazzia a tal punto di
sentire la voce del padre Norman (il Goblin originale) che lo incita
alla rappresaglia nei confronti del giovane Parker.
Il desiderio di vendetta verso colui che una volta era considerato
il suo miglior amico è l' unica ragione che lo fa andare avanti a
tal punto che sarebbe disposto a sacrificare la sua stessa vita pur
di porre fine a quella di Spiderman.
Verso la fine del film riesce a redimersi, capendo che la morte del
padre non è opera del suo amico Peter ma è da attribuire alla
casualità.
La pellicola fu presentata per la prima volta nella penisola
italiana a Roma, precisamente al Warner Moderno di Piazza delle
Repubblica sotto l'occhio “vigile” dei protagonisti del film ( Tobey
Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Topher Grace e Rosemary Harris
e il regista Sam Raimi) il 24 Aprile 2007.
La proiezione al Warner di Roma è stata caratterizzata da un
massiccio servizio di controllo per evitare che in sala fossero
introdotti dispositivi come cellulari provvisti di fotocamera e
videocamere digitali che avrebbero agevolato la diffusione
anticipata del film in rete.
Molte sono le differenze che gli attenti estimatori del fumetto
dell'Uomo Ragno possono notare nel film; una di queste riguarda
Venom ovvero il simbionte con cui entra in contatto Peter Parker.
Nel film non viene mai chiamato con il nome di Venom e le ragnatele
prodotte sono simili a quelle “sparate” dall'Uomo Ragno mentre nel
film sono nere.
Anche l'origine del Venom cinematografico si discosta da quello
fumettistico; nei fumetti Peter Parker entra in contatto con il
simbionte durante il periodo di Guerre Segrete e ne viene liberato
da Mister Fantastic (alias Reed Richards).
L'origine cinematografica di Venom è molto simile a quella della
serie animata del 1994 in cui il simbionte giunge sulla Terra
tramite la navicella di John Jameson.
Anche l'alter ego di Venom, ovvero Eddie Brock, sulla pellicola è
stato rappresentato diversamente dall' Eddie fumettistico; Topher
Grace è troppo giovane rispetto al Brock cartaceo (che nel fumetto
viene chiamato solo Eddie) che invece dovrebbe avere circa
quarant'anni.
Inoltre l'attore Topher Grace non ha la prestanza fisica da
palestrato dell' Eddie del fumetto e non viene menzionato o
accennato il rapporto di intesa psichico tra l'umano e l'alieno
presenti nel medesimo corpo.
Eddie nel fumetto lavora come giornalista per il Daily Globe e non
come fotografo per il Daily Bugle e non prova alcune sentimento per
Gwen Stacy, la quale prima di morire per mano del Goblin nel fumetto
era la ragazza fissa di Peter Parker.
La carriera lavorativa di Eddie viene infangata da Spiderman in
persona e non da Peter Parker, il quale dopo aver catturato un
supercriminale, lo smaschera rivelando un'identità diversa da quella
descritta in un' articolo da Brock.
Differenza tra il Venom cinematografico e fumettistico è da
ricercare anche nel carattere; nel film Venom viene rappresentato
come uno squilibrato senza remore mentre nel fumetto, anche se vuole
uccidere l'Uomo Ragno, è di indole buona e vorrebbe utilizzare i
suoi poteri per proteggere i più deboli e indifesi.
I molti estimatori di Venom non sono rimasti soddisfatti del
pochissimo utilizzo della creatura nel film, secondo loro
considerata di secondo piano dal regista e rappresentata più debole
rispetto all'effettiva potenza messa in risalto sul fumetto e nella
serie tv.
Il coinvolgimento di Flint Marko (l'Uomo Sabbia) con l'uccisione di
Ben Parker è pura fantasia della sceneggiatura e anche la
collaborazione tra Venom e l'Uomo Sabbia non è mai avvenuta.
Anche il personaggio di Harry Osborn subisce uno sconvolgimento
perché nel fumetto non perde mai la memoria e non muore ma si sposa
con Liz Allan.
Il successo di questa terza pellicola è testimoniato dall'incasso di
circa 900.000.000 $ che posiziona Spiderman 3 al terzo posto
(casuale gioco di parole numerico!) tra gli incassi mondiali del
2007 dietro a “Harry Potter e l'Ordine della Fenice” e “Pirati dei
Caraibi : Ai confini del mondo”; Spiderman aveva incassato poco più
di 800.000.000 $ e Spiderman 2 quasi 800.000.00 $.
Archiviato Spiderman 3 e visto l'enorme successo il regista Sam
Raimi, in collaborazione con la casa di produzione della Sony
Columbia Pictures, ha deciso di inaugurare con Spiderman 4 una nuova
trilogia del filone dell'arrampica-muri in calzamaglia rossa e blu.
Tra i papabili nemici della nuova pellicola, la presenza certa sarà
quella di Lizard; altre certezze saranno le presenze nei
tradizionali ruoli all'interno della saga di Kirsten Dunst (Mary
Jane Watson) e di Tobey Maguire (Peter Parker/Uomo Ragno).
La sceneggiatura del film è stata affidata a James Vanderbilt, già
autore di quella di “Zodiac” e si prevede la presenza di al massimo
due nemici per non decentrare l'attenzione dall'aspetto umano e
caratteriale dei personaggi.
Come nei precedenti film della saga, anche in Spiderman 3 si può
vedere per qualche istante il creatore dell'Uomo Ragno ovvero Stan
Lee; egli è il signore che concorda con Peter Parker nel donare le
chiavi della città a Spiderman.
Un famoso attore come Bruce Campbell (interprete della trilogia
della casa) si è divertito ad impersonare il maitre francese del
ristorante in cui Peter è intenzionato a fare la dichiarazione di
matrimonio a Mary Jane.
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