LA BESTIA NEL CUORE
Regia:
Cristina Comencini
Sceneggiatura: Giulia Calende,
Francesca Marciano
Anno: 2005
Genere: drammatico
cast: Luigi Lo Cascio,
Giovanna Mezzogiorno,
Alessio Boni,
Stefania Rocca,
Angela Finocchiaro
Un’opera corretta, senza picchi né cadute, capace
di regalare passione e verità, così potrebbe essere descritto "La bestia
nel cuore", film di Cristina Comencini, tratto dal romanzo scritto dalla
stessa regista. Un’opera che merita attenzione se non altro perché in
un periodo dove sempre più spesso si grida all’inarrestabile crisi del
cinema italiano e si ripiega sul fantascientifico mondo
hollywoodiano,
riesce a portare sul grande schermo, una storia semplice e concreta,
fatta di amore e odio, passione e tolleranza, emozioni e paure.
Parla essenzialmente della famiglia la Comencini,
e tramite gli occhi di Giovanna Mezzogiorno, ne affronta anche le tematiche
più dure e spinose, gli aspetti più scomodi che troppo spesso vengono
ignorati o cancellati dalla memoria collettiva. La trama, sospesa in
bilico, in uno spazio temporale mai definitivamente fissato, dove presente
e passato si fondono nei pensieri e nell’inconscio dei personaggi, si
incentra sulla figura di Sabina (Giovanna Mezzogiorno), una giovane
donna dalla vita apparentemente normale e tranquilla, che si divide
tra il suo lavoro di doppiatrice e l’amore per il suo compagno Franco
(Alessio Boni).
Vorrebbe fare l’attrice Sabina, ma le sue aspirazioni
vengono improvvisamente spazzate via da terribili ricordi che affiorano
nei suoi sogni. Immagini sfocate di lei bambina nella casa dove viveva
con i suoi genitori, e poi le attenzioni di quel padre così distante
e morboso allo stesso tempo. Sabina all’inizio tenta di scacciare quella
verità così assurda e squallida, ma quando scopre di essere in cinta,
decide di volerne sapere di più, e così parte per gli Stati Uniti dove
vive il fratello Daniele (Luigi Lo Cascio), per fare luce sulla propria
infanzia.
In Italia ad aspettare il suo ritorno oltre al fidanzato,
e ad un regista di soap carico di rimpianti con l’amore per il teatro,
anche due carissime amiche, che nella loro diversità si troveranno a
condividere problemi e speranze, sul confine labile di un’amicizia che
sboccerà in amore. Emilia (Stefania Rocca), una ragazza non vedente
dall’età di vent’anni che sdrammatizza da sola il suo handicap definendosi
lei stessa come una "cieca", e Maria, interpretata da una bravissima
Angela Finocchiaro direttrice di doppiaggio mollata dal marito per la
solita ragazza più giovane, che scopre con grinta la voglia di reagire
ad un abbandono, libera di ricominciare di nuovo.
A loro la Comencini affida il ruolo di contrappeso
nella tragedia familiare al centro del film, regalandogli battute ironiche
e divertenti, condite da uno spiccato senso ironico e autocritico che
ben si concilia con l’esistenzialismo triste dei protagonisti. Giovanna
Mezzogiorno e Luigi Lo Cascio si confermano due degli attori italiani
più dotati di talento; emblematica, la scena del confronto emotivo tra
fratello e sorella durante la notte di Capodanno, dove i due cresciuti
e vissuti per troppo tempo come estranei, trovano conforto a vicenda
nel dolore che li accomuna, forti e decisi a reagire.
La bestia nel cuore è dunque un film in cui ogni
personaggio, ha uno spessore emotivo che ben si evidenzia e si delinea
nell’arco della vicenda, un film coraggioso e delicato che rapisce il
pubblico avvicinandolo ad un problema grave e più comune di quanto si
pensi, senza scadere in facili pietismi melodrammatici.
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