IL CORVO III
Titolo originale: The Crow: Salvation
Paese: Stati Uniti e Germania
Anno: 2000
Durata: 102'
Regia: Bharat Nalluri
Scenografia: Maia Javan
Sceneggiatura: Chip Johannessen
Fotografia: Carolyn Chen
Produzione: EDWARD R. PRESSMAN FILM
CORPORATION - IMF INTERNATIONALE MEDIEN UND FILM GMB H & CO.
PRODUKIONS KG - JEFF MOST PRODUCTIONS - FALLEN BIRD PRODUCTIONS INC.
- WORKING TITLE
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Cast: Eric Mabius: Alex Corvis, Kirsten
Dunst: Erin Randall, Jodi Lyn O'Keefe: Lauren Randall, William
Atherton: Nathan Randall, Fred Ward: Il capitano, Dale Midkiff:
Vincent Erlich, Grant Shaud: Peter Walsh, Tim DeKay: Martin Toomey
Alex Corvis viene
condannato alla sedia elettrica per l' omicidio della fidanzata
Lauren.
Però lui non è colpevole, ma è vittima di un complotto ai suoi danni.
Dietro questa macchinazione, ci sono un gruppo di poliziotti
corrotti; i due giovani hanno avuto la sfortuna di incrociare la
loro strada e ne hanno pagato il caro prezzo.
Dove c'è un'ingiustizia perpetrata ai danni di due innamorati, le
ali del corvo non possono evitare di estendere la propria ombra
protettrice.
Sarà compito del volatile ultraterreno guidare Alex nella propria
vendetta, e scoprire la mano di chi ha accoltellato la propria
fidanzata; ad aiutarlo si schiereranno dalla sua parte, Erin (la
sorella della defunta Lauren) e un suo amico poliziotto.
Terzo capitolo della saga tratta dai fumetti di successo di James
O'Barr. A differenza del secondo film sul corvo, si è scelto di
riprendere come tema dominante, l'amore di due innamorati.
Il sopruso ai danni dei due ragazzi sembra attrarre di più lo
spettatore; però il livello emozionale e coinvolgente del primo film
è ancora lontano.
Questa volta, nei panni del giustiziere invulnerabile c'è uno
sconosciuto, Eric Mabius;
ovviamente, la comparazione con il mito Brandon Lee, in questo ruolo,
è superfluo e andrebbe a discapito del povero Mabius, che almeno
prova ad impegnarsi.
Forse alcuni se lo ricorderanno nel telefilm Ugly Betty; impersonava
Daniel Meade, amico e capo di Ugly (America Ferrera).
Invece, da segnalare la presenza dell'unica attrice degna di nota :
Kirsten Dunst. La futura "signora Parker" (alias moglie dell'uomo
ragno) nel film ricopre il ruolo di Erin Randall, sorella di
Lauren; sinceramente, ha interpretato ruoli migliori e la parte non
richiedeva un impegno consono ad una attrice del suo spessore.
Se si considera il film fine a se stesso, la visione potrebbe
risultare anche piacevole (certo, non si sta parlando di livelli
altissimi, ma accettabili). Basta non rapportarlo al film con
Brandon Lee; in tal modo, considerato come un normale film di
horror/azione, non è da buttare via.
Vengono ripresi i toni cupi e un po' dark (anche se non pienamente);
la musica assordante e dura ritorna a riecheggiare, dopo la pausa
soft a cui era stata confinata nella "città degli angeli (Il Corvo
2)" (in cui predominavano canti angelici).
L'azione è più incalzante, arricchita da esplosioni, sparatorie e
combattimenti corpo a corpo (latitanti nel film precedente); però a
bilanciare questo energico dinamismo, troviamo una trama ripetitiva
e molto scontata.
L’inizio, illude lo spettatore; la pellicola assume un tono tra
horror e thriller poliziesco. Infatti Alex, deve vendicare l’
omicidio di Lauren, però scoprendo chi è l’ uomo con la cicatrice
sul braccio che ha inflitto 53 pugnalate alla sua ragazza.
Più si va avanti nello sviluppo del film, e più questa ricerca
diventa ovvia, dando importanza essenzialmente alla vendetta e alle
esecuzioni dei singoli responsabili dell’ efferato delitto.
Le premesse per produrre un bel film, ci sarebbero potute essere, ma
alcuni elementi non convincenti, e una trama scontata e poco
avvincente, lasciano incatenato questo film alla mediocrità.
Il pennuto notturno, dovrà volare più in alto, per trovare adepti,
che siano convincenti quanto il buon vecchio Brandon, nella parte
del giustiziere dell’amore oltre la morte…
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