VOLERE VOLARE
Anno:
1991
Produzione:
Penta/Bambu Cinematografica
Distribuzione:
Cecchi Gori Home Video
Regia:
Guido Manuli, Maurizio Nichetti
Sceneggiatura:
Guido Manuli, Maurizio Nichetti
Cast: Maurizio Nichetti, Angela Finocchiaro, Mariella Valentini, Patrizio
Roversi, Enrico Grazioli, Massimo Sarchielli, Lidia Biondi, Luigi Gravier.
I cartoni animati sono da sempre prerogativa d’oltreoceano,
e spesso dietro alla parola "successo", ci sono i nomi delle più grandi
case di produzione cinematografica come Walt Disney o Warner Bros.
Con gli anni, forti anche del riscontro del pubblico
al botteghino, questi giganti americani si sono cimentati in un genere
che, arrivando sullo schermo in una ventata di innovazione e tecnologia,
ha finito per conquistare ancora di più dei vecchi e cari classici.
Stiamo parlando dei film/cartone, un'idea che prende vita per far interagire
i cartoon con gli attori reali, realizzando un connubio travolgente
destinato a far nascere storie avvincenti e soprattutto indimenticabili.
In Italia ha deciso di percorrere la stessa strada
Maurizio Nichetti, attore, regista, e soprattutto comico, entrato nel
mondo dello spettacolo nel 1971 proprio come sceneggiatore di cartoni
animati alla Bruno Bozzetto Film.
Insieme a Guido Manuli, regista anche lui e famoso
cartonista, dopo l'uscita di Chi ha incastrato Roger Rabbit nel
1988, ha deciso di lanciarsi in quest’avventura.
È nato così "Volere Volare", un variopinto mosaico
di accadimenti e spettacolarità, che grazie alla tecnica di sovrapposizione
dei cartoni alle riprese dal vero, da vita ad una storia stramba ed
inverosimile ma intelligentemente divertente.
Siamo a Milano, ed un estroso rumorista di cartoni
animati, Maurizio, gestisce una piccola impresa di doppiaggio in società
con il fratello Patrizio, impegnato nel doppiaggio porno con un gruppetto
di fatue spogliarelliste.
Un giorno Maurizio incontra casualmente Martina,
un'altrettanto eccentrica assistente sociale per maniaci, interpretata
da una strepitosa Angela Finocchiaro.
Martina ha pazienti di ogni tipo, un anziano rimbambito,
un cuoco estroso, due gemelli guardoni e perfino un addetto ad una fotocopiatrice
fissato nel collezionare scabrosità femminili.
A differenza dell'amica Loredana, una sarta in cerca
di un facoltoso marito, Martina sogna un uomo fuori dal comune, un uomo
particolare, proprio come Maurizio.
La loro frequentazione sembra andare a gonfie vele,
ma durante una cena accade una cosa imprevedibile: Maurizio s'accorge,
impacciatissimo, che le sue mani si stanno trasformando in un "cartoon"
autonomo, che lui non riesce a controllare.
Sbigottito cerca in tutti i modi di nascondere la
cosa a Martina, arrivando persino ad evitarla pur di non farle scoprire
l’inconveniente imbarazzo.
Ma i suoi tentativi di depistaggio falliscono miseramente,
e mentre la sua trasformazione continua inesorabilmente a renderlo solo
un personaggio dei fumetti, Martina si scopre piacevolmente innamorata
di quel buffo ometto a cartoni animati.
"Volere volare" è una delicata e spiritosa commedia
che ci mette in stretto contatto con il surreale, un film italiano diverso
da tutti gli altri, che non scivola mai nella volgarità. La tecnica
utilizzata, è uguale a quella utilizzata in "Roger Rabbit". Nella scena
del letto, ad esempio Nichetti, nascosto nel materasso, muove la coperta,
il lenzuolo e il cuscino per simulare i movimenti di un cartone animato
infilato sotto le coperte, ed allo stesso modo, il piatto di spaghetti
che in un’altra scena arriva in tavola, è sospeso da un filo di nylon
tenuto e manovrato con una canna da pesca.
Insomma Volere Volare si può definire una pellicola
sopra le righe, un film che grazie alle sue situazioni vivaci, ai suoi
dialoghi essenziali ma sempre colorati, ed alla bravura dei suoi personaggi,
risulta, nella sua umiltà, accattivante e veramente simpatico.
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