Titolo originale: AVP: Alien vs.
Predator
Paese: USA
Anno: 2004
Durata: 101 minuti
Audio: sonoro
Genere: azione, avventura,
fantascienza, horror, thriller
Regia: Paul W. S. Anderson
Soggetto: Paul W. S. Anderson
Sceneggiatura: Paul
W. S. Anderson
Interpreti e
personaggi: Sanaa Lathan (Alexa Woods), Raoul Bova (Sebastian De
Rosa), Lance Henriksen (Charles Bishop Weyland), Ewen Bremner
(Graeme Miller), Colin Salmon (Maxwell Stafford), Sam Troughton
(Thomas Parks)
Doppiatori italiani: Roberta
Pellini (Alexa Woods), Raoul Bova (Sebastian De Rosa), Ennio
Coltorti (Charles Bishop Weyland), Luigi Ferraro (Graeme Miller),
Diego Reggente (Maxwell Stafford), Riccardo Niseem Onorato (Thomas
Parks)
Fotografia: David Johnson
Montaggio: Alexander Berner
Effetti speciali: Roland
Blancaflor, John Calpin, Gerd Feuchter, Markus Geiger, Alec Gillis.
Effetti visivi: Richard Briscoe, John Bruno, Simon Emanuel, Peter
Godden
Musiche: Harald
Kloser
Scenografia: Richard
Bridgland
La pellicola rappresenta un
crossover cinematografico avente come interpreti principali le due
creature più terrificanti e famose del panorama horror scientifico
degli anni 80'.
L'idea della realizzazione del
film non è stata ispirata dal videogioco omonimo ma dal fumetto "Alien
vs. Predator" che Randy Stradley scrisse per la casa Dark Horse
Comics che lo fece conoscere al pubblico dal novembre 1989 al
dicembre 1990.
Inizialmente la Dark Horse
pubblicò la trilogia di Aliens a fumetti,ottenendo un'enorme
successo che riuscì a replicare con “Predator: the Heat”; visti gli
eccellenti risultati ottenuti singolarmente dalle due creature,i
vertici della casa editrice decisero di realizzare un fumetto che
raccontasse le vicende dell'incontro tra le due forme aliene.
Il fumetto,come accennato
precedentemente, fu scritto da Randy Stradley e disegnato da Phil
Norwood (i primi tre numeri) e da Chris Warner (quarto numero); nel
luglio 1990 fu pubblicato anche un numero “0” della serie realizzato
sempre da Norwood e Stradley.
Il numero “0” è la ristampa di
una storia (suddivisa in tre albi) in bianco e nero,pubblicata su
Dark Horse Presents numeri 34, 35, 36 dal novembre 1989 al febbraio
1990.
Il fumetto riscosse molto
successo tra i fans di Aliens e Predators tale da indurre il regista
di Predator 2, Stephen Hopkins, ad introdurre uno scheletro di Alien
in una delle scene finali del film.
Anche se realizzato molti anni
prima delle proiezioni della saga di Alien, la pellicola
cronologicamente si colloca prima delle vicende che vide
protagonista Ellen Ripley; quindi "Alien vs Predator" può
considerarsi un prequel del filone Alien.
A testimonianza di ciò c'è la
presenza nel film di Lance Henriksen che da il volto a Bishop, il
fondatore della Compagnia Weyland-Yutani; la compagnia sarà la
stessa che nei precedenti capitoli di Alien ha cercato di preservare
almeno un esemplare di creatura xenomorfa sacrificando molte vite
mentre le fattezze di Bishop saranno plasmate su circuiti robotici
per dare vita agli androidi presenti nei vari capitoli di Alien.
Rispetto ai suoi predecessori,il
film può vantare su effetti speciali visivi notevoli; ma ciò non
riesce a convincere del tutto il pubblico voglioso di vedere
all'opera nella stessa pellicola le due specie più paurose degli
anni 80'.
Tra gli attori presenti nel cast
c'è anche il nostro Raul Bova, qui fuori dai ruoli ricoperti
abitualmente (come la convincente prova nel telefilm “Ultimo”); qui
è uno scienziato che si occupa di esaminare le piramidi riscoperte
nel ghiaccio.
Con i film del filone “Predator”
si rivalutò la figura del protagonista tutto muscoli e virilità
maschile (Arnold Schwarzenegger in “Predator” e Danny Glover in
“Predator 2”) al contrario della saga di Alien incentrata sulla
figura femminile, non per questo meno carismatica, di Ellen Ripley (Sigourney
Weaver) in “Alien vs. Predator” invece c'è la rivalutazione
dell'eroina che deve vedersela con l'alieno di turno, contando sulla
propria intelligenza e lucidità.
Il legame tra la razza dei
Predator e quella degli Alien è paragonabile al rapporto tra
cacciatore e preda in cui l'Alien gioca la parte del prigioniero
succube del proprio aguzzino costretto a partecipare contro la sua
volontà ad una particolare battuta di caccia.