Titolo originale: Despicable Me
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2010
Durata: 102 minuti
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: animazione
Regia: Pierre Coffin, Chris Renaud
Soggetto: Sergio Pablos
Sceneggiatura: Ken Daurio, Cinco Paul
Produttore: John Cohen, Janet Healy, Christopher
Meledandri
Produttore esecutivo: Nina Rappaport, Robert Taylor
Casa di produzione: Illumination Entertainment
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Montaggio: Gregory Perl, Pam Ziegenhagen
Musiche: Hans Zimmer, Heitor Pereira, Pharrell
Williams
Scenografia: Yarrow Cheney
Doppiatori originali
Steve Carell: Gru, Kristen Wiig: Miss Hattie,
Julie Andrews: mamma di Gru, Jason Segel: Vector, Miranda Cosgrove:
Margo, Dana Gaier: Edith, Elsie Fisher: Agnes, Will Arnett: Mr.
Perkins, Ken Jeong: scienziato, Danny McBride: Fred McDade, Russell
Brand: Dr. Nefario
Doppiatori italiani
Max Giusti: Gru, Angela Brusa: Miss Hattie, Manuela Andrei: mamma di
Gru, Edoardo Stoppacciaro: Vector, Rossa Caputo: Margo, Veronica
Benassi: Edith, Arianna Vignoli: Agnes, Alessandro Budroni: Mr.
Perkins, Franco Mannella: Fred McDade, Nanni Baldini: Dr. Nefario
Trama:
Gru, un arcicattivo
che più cattivo non si può, ha un grande desiderio: divenire il più
grande cattivo di tutti i tempi!
Come riuscire
nell'impresa se non rubando la luna?
L'impresa di per se
non è delle più semplici e ad ostacolarlo, sulla sua strada
incontrerà il cattivo di turno “Vector”, divenuto famoso per
numerosi colpi a livello mondiale.
Gru potrà contare su
numerosissimi gadget ipertecnologici, sul geniale ma scapestrato
dottor Nefario e sui simpatici ma casinisti minions, buffi esserini
gialli (alcuni con un occhio e altri con due occhi).
Ma il pericolo più
grande non sarà rappresentato dalle mire di Vector ma bensì dalla
comparsa nella sua esistenza di tre dolci orfanelle che metteranno a
dura prova il suo “apparente” gelido cuore.
Recensione:
“Cattivissimo me”
potrebbe sembrare il tipico cartone realizzato esclusivamente per
bambini.
Niente di più
sbagliato!
Infatti già dalle
prime battute della pellicola le risate che si sentiranno non
apparterranno sicuramente ad un bimbo ma ad un adulto.
Il film d'animazione
come gli ultimi prodotti sapientemente costruiti negli ultimi anni
(soprattutto le pellicole destinate alla visione in formato 3D) si
basa molto sulle immagini colorate che rendono quasi vive le azioni
rappresentate sullo schermo; ovviamente tale effetto “quasi vivo” è
reso in maniera concreta dalla tecnica in 3D.
La comicità della
pellicola è veicolata e incentrata sulla verve istrionica e
demenziale (in senso positivo del termine) sprigionata dalle
sequenze che vedono protagonisti gli strani esserini gialli, i
minions, che costituiscono il buffo esercito di Gru.
In alcuni frangenti
le parole che escono dalla bocca degli strani esserini non sono
nitidamente comprensibili ma forse è proprio questo a far ridere il
pubblico e a conferire ai minions quel giusto alone di simpatia
bambinesca quasi infantile.
Come dei piccoli
bambini si fanno scherzi (innocenti) a vicenda ed emettono versi e
risatine senza senso e a volte umanamente incomprensibili.
E' proprio il loro
comportamento immaturo e irresponsabile a farci sorridere e a
riportarci in uno stato fanciullesco in cui ci si trova a ridere per
qualsiasi motivo, anche il più banale.
Però non bisogna
pensare di trovarsi di fronte ad un film insulso e stupido; nel suo
piccolo anche “Cattivissimo me” mette a nudo alcuni principi base
del vivere quotidiano.
Ad esempio il
rapporto conflittuale tra il protagonista Gru e sua madre, la quale
non lo reputa capace di combinare niente di buono nella vita
rispecchia le incomprensioni che si vengono a creare spesso tra
figli e genitori; i primi non sentendosi mai i “figli perfetti” che
tutti i genitori vorrebbero e i secondi mai appagati dalle scelte
del sangue del loro sangue.
Tema centrale
dell'animazione è dimostrare che in ognuno di noi albergano buoni
propositi; alcuni soggetti come Gru, nascondono molto nel profondo
questi umani sentimenti e solo grazie a determinati eventi che
sconvolgono la vita di ognuno (il rapporto delle tre orfanelle con
Gru) riescono a tirar fuori il buono che c'è in ognuno di noi.
I sorrisi che
affiorano sui volti degli spettatori sono coadiuvati anche da
un'estetica un po' deforme che caratterizza i vari personaggi.
Il protagonista Gru
è alto, con le gambe fini, ma di corporatura massiccia e con un bel
naso, molto notevole; Vector non è molto alto, abbastanza bruttino,
con gli occhialoni e magro ma con la pancetta un po' sviluppata; il
dottor Nefario è un po' ingobbito e può essere definito tutt'altro
che dinamico.
Poi ci sono i
minions, piccoli, alcuni lunghi, alcuni bassi, gialli e sempre
bambinescamente pronti a farsi scherzi nelle loro salopette di jeans
da meccanici.
Il tempo degli
stereotipati bellocci e aitanti protagonisti, politicamente corretti
è ormai sorpassato; ora gli eroi delle pellicole d'animazione sono
gli antieroi, goffi ed esteticamente non bellissimi che però sanno
contrapporre a queste lacune fisiche, peculiarità morali non comuni.
Forse è proprio
l'immagine del bello associato alla perfezione che ha un po' spento
i gusti del pubblico delle grandi sale cinematografiche che si
rispecchia di più in una figura come Gru, sentendola più realmente
vicina al proprio essere e porsi nella vita.
“Cattivissimo me” è
un buonissimo film da vedere per farsi due risate e riporre per
circa un'ora e mezzo i propri problemi nel cassetto e divagarsi
senza preoccupazioni.
Ashok Bulgarini