BALLA COI LUPI
Titolo
originale: Dances with Wolves
Regia:
Kevin Costner
Sceneggiatura:
Michael Blake
Fotografia:
Dean Semler
Interpreti:
Kevin Costner, Mary McDonnell, Graham Greene, Rodney A. Grant, Floyd
"Red Crow" Westerman, Tantoo Cardinal, Robert Pastorelli, Charles Rocket,
Maury Chaykin, Jimmy Herman, Nathan Lee Chasing His Horse, Michael Spears,
Jason R. Lone Hill, Tony Pierce, Doris Leader Charge, Tom Everett, Larry
Joshua, Kirk Baltz, Wayne Grace, Elisa Daniel
“Balla coi lupi” è un film di Kevin Costner del 1990.
Nonostante le oltre tre ore di film, la trama è piuttosto semplice:
siamo nel 1863 ed un ufficiale americano, John J. Dumbar, interpretato
dallo stesso Costner, si fa trasferire nelle terre di frontiera tra
gli Usa e i territori indiani. Da solo in questo avamposto riesce ad
instaurare un rapporto paradisiaco con la natura che lo circonda; riesce
ad ammansire un lupo, “Due calzini” e ad avere rapporti amicali con
la tribù di Sioux che vive in quella zona. L’amicizia tra Dumbar e gli
indiani cresce, così tanto da ottenere il nome di “Balla coi Lupi” a
causa del suo giocare attorno al fuoco con “Due calzini”. Vivere a contatto
con i pellerossa permetterà all’ufficiale americano di scoprire, oltre
ad uno stile di vita nuovo, anche l’amore. Infatti nel villaggio c’è
una donna bianca chiamata “Alzato col pugno” che è stata cresciuta proprio
dalla tribù. Questi rapporti al di fuori del suo vecchio mondo porteranno
dei guai a Dumbar, che sarà costretto a scontrarsi con i suoi ex colleghi
bianchi.
In questa parte del film, possiamo quasi parlare di un
rapporto tra Dumbar e Balla coi Lupi quasi come Dottor Jekill e Mister
Hide.
Infatti, mentre “Balla coi lupi” consiglia alla tribù
di allontanarsi dalla zona, per evitare le lotte contro i più potenti
e malvagi bianchi, Dumbar viene catturato dall’esercito statunitense
rischiando l’impiccagione per diserzione. L’ex tenente riuscirà ad avere
la meglio sui soldati grazie all’arrivo degli indiani. Lo scampato pericolo
però fa comprendere all’ex soldato bianco che lui e la sua compagna
possono solo essere una grave minaccia per gli amici Sioux, a causa
dell’essere allo stesso tempo un apprezzato uomo tra gli indiani ed
un disertore per i Bianchi. Così decide di allontanarsi dal villaggio,
salutato dal grido del guerriero indiano “Vento nei capelli”.
Questa pellicola, che per la prima volta nella storia
del cinema capovolge il rapporto tra indiani e bianchi, rappresentando
i primi come “Buoni” ed i secondi come “Cattivi”, quasi come un tardivo
risarcimento, a ben guardare un’opera dalla trama piuttosto scontata
ma con una fotografia e alcune scene davvero elettrizzanti, con le quali
Costner riesce a farci apprezare la bellezza di quei luoghi incontaminati.
Questo film riuscì a vincere ben sette premi Oscar nel
1990: come miglior film, per la regia, la sceneggiatura, la fotografia,
il montaggio ed in fine per la colonna sonora.
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