Un
americano a Roma
è una pellicola diretta da Stefano Vanzina, in arte Steno.
Mattatore in questa pellicola, che rappresenta in maniera satirica
la società italiana degli anni '50 è Alberto Sordi. Il protagonista,
Fernando Mericoni, per gli amici Nando, interpretato appunto da
Sordi, è un giovane romano che, vista la forza degli americani
liberatori dall'occupante nazista, aspira alla vita oltreoceano, in
un "eldorado", che però conosceva solo in maniera filtrata da film,
riviste e fumetti.
Il
padre di Nando, Augusto, che di mestiere fa il postino, è
infastidito dal fanatismo inutile del figlio, e lo vorrebbe vedere
sistemato.
L'abbigliamento del giovane, quasi fosse una divisa, è stereotipato:
jeans e cappellino da baseball ne sono la parte immancabile. Nando
ha scelto, come suo mezzo di locomozione, una moto, la mitica Harley
Davidson.
Questa fissazione lo porta a vivere la sua vita come se si trovasse
sempre su un set di un film americano. Dato che la sua aspirazione
viene puntualmente frustrata, Nando, prendendo spunto dal film "La
14° ora", decide di arrampicarsi in cima al Colosseo minacciando di
buttarsi se le sue richieste di essere mandato negli USA non fossero
state esaudite.
Da
questo punto del film parte un lungo flash back che corrisponde ai
ricordi di parenti e amici che rispondono alle interviste del
giornalista.
A
raccontare i vari eventi, che si svolgono in un clima tragicomico
(basti pensare che viene raccontato anche il periodo di detenzione
di Nando in un campo di concentramento tedesco), accorrono amici e
cari del giovane tra cui la fidanzata Elvira, l'amico "Cicalone" e
il padre Augusto.
Molte
immagini di questo film sono divenute famose, tanto da essere
divenuti dei poster visibili in molti luoghi, come ad esempio la
scena in cui Sordi mangia la pasta, la scena della famosissima
battuta "Maccarone, tu m'hai provocato ed io me te magno".
Altro
momento importante, soprattutto ai fini della trama, è la
scampagnata di Nando con la fidanzata, Elvira, con lui vestito da
"Poliziotto del Kansas City", e l'incontro con una coppia di turisti
americani. Nando, pur non conoscendo l'inglese, se non poche parole,
dà le indicazioni sbagliate alla coppia, facendo finire l'auto dei
due nel burrone della "Maranella".
L'uomo della coppia, purtroppo per Mericoni, è l'ambasciatore
americano a Roma, che non darà il suo nulla osta per il viaggio
negli USA del giovane.
Nel
film appare anche l'aspirazione artistica del giovane Nando. Lui
sogna di divenire in Gene Kelly italiano, cercando di lavorare in un
piccolo teatro di periferia come ballerino. Il giovane ha anche un
nome d'arte: Santi Bailor.
Il
Nando Mericoni di Alberto Sordi, sornione e poco coraggioso, è un
vero e proprio personaggio del cinema, in quanto "un americano a
Roma" è la seconda pellicola che lo vede protagonista. Qualche mese
prima, nel film ad episodi "Un giorno in pretura" è protagonista
dell'ultimo episodio. Il giovane e strafottente Nando ottiene un
successo tale che la sua vita sullo schermo si allunga ad altre
pellicole. Infatti, successivamente ad "Un americano a Roma", nel
1975, Mericoni torna ad essere protagonista nel film "Di che segno
sei?" compare in un episodio nella veste di guardia del corpo di un
industriale.
Numerosi sono i riferimenti ad altre opere cinematografici presenti
nel film. Ad inizio lavoro abbiamo parlato di la "14° ora", ma
esistono delle sottili citazioni a "L'asso nella manica", "Vacanze
romane" e "Stalag 17".