SHARK TALE
Anno:
2004
Nazione:
Stati Uniti
Distribuzione:
UIP
Regia:
Rob Lettermann, Bibo Bergeron, Vicky Jenson
cast
(le voci): Robert De Niro, Martin Scorsese, Angelina Joile, Will Smith,
Jack Black, Renée Zellweger
New York ricostruita in fondo al mare, con la sua
vita, i suoi rumori, con una Times Square più trafficata che sulla terra
ferma. Una specie di Atlantide sperduta negli abissi, che lascia cadere
ogni velo di mistero e si riscopre chiassosa metropoli marina.
Non è la prima volta che un film di animazione viene
ambientato tra alghe ed acqua salata, l'affascinante mondo subacqueo
è già stato infatti la chiave del successo di altri cartoni animati,
ma Shark Tale, ultima creazione della DreamWorks Pictures, scombussola,
decisamente il genere. Quello su cui infatti hanno puntato sceneggiatori
e produttori, è stato realizzare attraverso le più sofisticate tecnologie
digitali, un film che conciliasse (forse anche troppo), lo stile delle
più recenti pellicole hollywoodiane, con un musical graffiante firmato
dalle voci più famose del panorama musicale americano. Non è un caso
quindi, che nella storia di Oscar, il giovane pesciolino dalla chiacchiera
facile che pensa in grande, si incontrino personaggi strani ed esilaranti
dai tratti somatici vagamente familiari.
Oscar, un giovane e intraprendente cittadino della
barriera corallina, ha lo sguardo accattivante e il sorriso contagioso
di Will Smith; ama il rap, lavora in un autolavaggio, ma non è soddisfatto
della sua vita. Oscar ha tanti amici, ed una collega di lavoro che stravede
per lui, la piccola e saggia Angi, la Bridget Jones del mare, eppure
sente che scrostare plancton dai denti delle balene non è la sua strada,
perché lui, giovane e ambizioso, sogna il successo, la ricchezza ed
è disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole.
Così, a seguito di una grande ed innocente bugia,
Oscar diviene l'eroe della barriera corallina,ma all'improvviso la sua
fortuna subisce una brusca battuta d'arresto. All'apice del suo successo,
Oscar si trova infatti a fare i conti con le sue menzogne, scoprendo
a proprie spese, che fare l'eroe può rivelarsi un'arma a doppio taglio.
Shark Tale è divertente, ma punta sul personaggio sbagliato: troppo
spazio al classico prototipo metropolitano e poco al personaggio di
Lanny, lo squalo vegetariano convinto, e vero protagonista della storia.
I picchi di genialità non mancano, aver incluso tra gli assi portanti
della trama il personaggio di Don Lino, il boss dei fondali dal neo
inconfondibile di Robert de Niro, è stata un'altra chiave del successo,
eppure siamo ben lontani dalla perfezione dell'ultimo successo DreamWorks:
Shreck 2. Già perché in questa trasposizione marina della grande mela,
pochi sono i veri elementi innovativi capaci di sorprendere davvero.
La storia è piuttosto scontata e i dialoghi sono
più improntati a celebrare la parodia dell'attore famoso che non a trovare
battute vincenti. Insomma nemmeno gli acuti di Cristina Aguilera e Missy
Elliot che fanno da sfondo alla colonna sonora del film possono allontanarci
dal ricordo nostalgico dei successi Disney. Come dimenticare infatti,
il più classico dei classici: la Sirenetta, che dal 1989 non ha mai
smesso di far sognare intere generazioni. I disegni non erano digitali,
non c'erano tutti gli effetti speciali di oggi, eppure Ariel e Sebastian
erano riusciti senza troppa fatica a coinvolgere grandi e piccoli, grazie
anche ad una colonna sonora praticamente perfetta. E poi, come non citare
Nemo, il piccolo pesce pagliaccio che nel 2003 ha commosso, e divertito
il pubblico di tutto il mondo con la sua grinta e la sua visione goffa
degli umani. In entrambi i casi a vincere erano state la semplicità
e la spontaneità dei protagonisti, sbadati, imperfetti e del tutto anonimi.
In Shark Tale invece, la notorietà preclude qualsiasi altra forma di
interpretazione, forzando in maniera eccessiva la spontaneità di un
film di animazione che si trasforma così nella fotocopia a cartone animato
dei classici film da cassetta.
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