PRIVATE
Anno:
2004
Nazione:
Italia
Regia:
Saverio Costanzo
Sceneggiatura: Camilla Costanzo,
Alessio Cremonini,
Sayed Qashua,
Saverio Costanzo
Fotografia: Luigi Martinucci
Montaggio: Francesca Calvelli
Distribuzione: Istituto Luce
Parlare della guerra nel modo più semplice possibile,
narrando una storia che sia emblema di una situazione inaccettabile,
e provare, così timidamente attraverso la macchina da presa, a comunicare
il proprio messaggio di pace.
Questo è l’intento di "Private", il film con il quale
Saverio Costanzo ha voluto affrontare il delicato tema del conflitto
mediorientale, e che esce nelle sale italiane in contemporanea con l'insediamento
del nuovo leader palestinese, Abu Mazen, successore di Yasser Arafat.
Girato in Calabria, e prodotto dall'Istituto Luce
in collaborazione con OffSide, Cydonia e RaiCinema, per un costo di
circa un milione di euro, "Private" apre la strada della comprensione
nel tentativo di dire basta alle uccisioni e alle stragi con la speranza
di anticipare un dialogo tra palestinesi e israeliani, che guardi ad
una soluzione collettiva nel rispetto dei diritti e della vita.
La storia, racconta di una convivenza forzata tra
militari israeliani e una famiglia palestinese che vive in una casa
a metà strada tra gli insediamenti israeliani appunto, e un villaggio
arabo.
Dopo uno scontro a fuoco, l'esercito ha occupato
per ragioni di sicurezza, il secondo piano dell'abitazione, e chiesto
alla famiglia di lasciare la casa.
Mohammad, il padre, un insegnante grande appassionato
di letteratura inglese si rifiuta, non vuole andare via, la casa è il
centro della sua identità, perderla significherebbe consegnare la sua
famiglia, e le sue tradizioni all'odio per gli israeliani.
Così decide di rimanere, ed imparare a convivere
con la presenza del "nemico".
Dal 1992 questa famiglia palestinese vive 'in un
condominio con i militari israeliani sul tetto, perché come afferma
lo stesso regista "quest'uomo non è un pacifista di quelli che appendono
la bandiera della pace, ma uno che accetta il rischio di perdere la
propria vita per la pace."
Pardo d'oro al festival di Locarno, il film ha avuto
la diretta collaborazione di tutti gli attori, che ha detta di Costanzo
sono lo spirito del film, perché hanno messo parte del loro vissuto
nella creazione dei personaggi, senza mai dimenticare la loro origine.
Mohammed Bakri uno dei più noti attori israeliani
e protagonista di Private, afferma che tutto il cast si è impegnato
affinché al pubblico arrivasse il messaggio di disapprovazione per un’occupazione
territoriale che non può e non deve andare avanti. ''Nutro una
grande speranza perché Abu Mazen e il governo israeliano trovino una
soluzione finale all'occupazione. Troppe persone hanno perso la casa
o sono morte negli ultimi quattro anni. Vogliamo la pace''.
E dello stesso parere è anche Tomer Russo, che nel
film interpreta il soldato israeliano Eial, ha detto: ''Come attore
sento il dovere di far qualcosa per il mio paese che soffre da anni.
Io, come israeliano, ho passato tre anni nell'esercito e ho cercato
di portare la mia esperienza nel film, ho cercato di portarci la realtà."
Una pellicola che diventa spunto per una riflessione
profonda legata ai principi della non violenza come unica strada per
un’intesa fondata sulla libertà.
|