Titolo originale: Rambo III
Paese: USA
Anno: 1988
Durata: 101 minuti
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: azione, avventura
Regia: Peter MacDonald
Soggetto: basato sui personaggi
creati da David Morrell
Sceneggiatura: Sylvester Stallone,
Sheldon Lettich
Produttore: Buzz Feitshans
Produttore esecutivo: Mario Kassar,
Andrew G. Vajna
Fotografia: John Stanier
Montaggio: O. Nicholas Brown,
Andrew London, James R. Symons, Edward A. Warschilka
Musiche: Jerry Goldsmith
Scenografia: Bill Kenney
Costumi: Richard La Motte
Interpreti e personaggi: Sylvester
Stallone: John Rambo, Richard Crenna: Samuel Trautman, Marc de Jonge:
Colonnello Zaysen, Sasson Gabai: Mousa, Doudi Shoua: Hamid, Kurtwood
Smith: Robert Griggs, Spiros Focás: Masoud, Randy Raney: Kourov,
Shaby Ben-Aroya: Uri, Marcus Gilbert: Tomask, Alon Abutbul: Nissem,
Mahmoud Assadollahi: Rahim, Joseph Shiloach: Khalid
Doppiatori italiani: Ferruccio
Amendola: John Rambo, Alessandro Rossi: Samuel Trautman, Renato
Mori: Zaysen, Giorgio Lopez: Robert Griggs, Roberto Del Giudice:
Masoud, Francesco Pannofino: Mousa, Rossella Acerbo: Hamid
Premi: Razzie Awards al peggior
attore protagonista a Sylvester Stallone
Trama
Il reduce del Vietnam John Rambo dopo numerose
guerre in nome della libertà decide di ritirarsi presso un monastero
buddista thailandese per espiare le proprie colpe e riconciliarsi
interiormente con se stesso.
Rambo passa le sue giornate svolgendo diversi
lavoretti per la comunità di monaci e arrotonda il suo stato
economico partecipando a combattimenti illegali con ottimi
risultati.
Trautman, il suo colonnello ma anche mentore,
riesce a localizzarlo e cerca di convincerlo a partecipare insieme a
lui ad una missione atta ad ostacolare delle truppe sovietiche
colpevoli di aver causato numerose morti tra la gente indigena.
Però anche la grande amicizia che lega i due
soldati non riesce a smobilitare John Rambo dal suo rifiuto per le
azioni di guerriglia.
Successivamente però la cattura del colonnello
Trautman, induce il combattente Rambo a impugnare nuovamente le armi
per liberare il suo caro amico giurando guerra a tutto l'esercito
russo.
Recensione
Il film è stato realizzato nel 1988 ed è il terzo
capitolo della saga dedicata all'ex combattente del Vietnam John
Rambo, interpretato da Sylvester Stallone.
La direzione della pellicola secondo il progetto
iniziale doveva essere visionata da Russell Mulcahy, il quale dopo
pochi giorni venne licenziato e sostituito da Peter MacDonald ,
direttore della fotografia.
Per realizzare il film furono necessari circa
70.000.000 di euro incassando circa 190.000.000 €.
Negli Stati Uniti la pellicola, che vuole essere
un omaggio al “valoroso popolo afghano”, ha guadagnato circa
54.000.000 di dollari.
La pellicola segue il filone iniziato nel secondo
film della saga di John Rambo in cui si era scelto di abbandonare
alcune sfumature drammatiche in favore di tematiche totalmente
incentrate sull'azione più sfrenata.
Analizzando in maniera approfondita il film si
può notare che in questa nuova avventura del reduce del Vietnam
avviene uno scambio di favori; infatti in “Rambo II” è il colonnello
che cerca di recuperare Rambo che aveva accettato una missione
propostagli dal suo mentore mentre qui è Rambo che sfida quasi un
esercito intero per liberare il suo amico Trautman.
Anche in questa pellicola viene messa in risalto
la superiorità militare americana rappresentata in questo caso da un
unico soldato ovvero John Rambo.
Forse la sovrabbondanza di azione e la totale
mancanza di drammaticità provoca una diminuzione nello smalto
carismatico che caratterizzava il personaggio di John Rambo nei
primi episodi della saga.