"La Guerra dei Cloni" si potrebbe definire come l’
essenza del cinema allo stato puro, un lavoro impeccabile reso tale
dall’uso della tecnologia in digitale, senza il ricorso alla
cara vecchia pellicola.
La fantasia si mescola alla fantasmagorica ricerca
di intrattenimento verso un pubblico esterrefatto da tanta perfezione.
Tutto è pensato per annullare quel limite tra finzione e realtà per
trascinare il pubblico nell’universo di Guerre Stellari, tra pianeti
sconosciuti, mostruose creature, esplosioni frastornanti, e spettacolari
combattimenti.
Ogni colore, ogni azione è riprodotta intensamente
anche grazie ad una colonna sonora a dir poco travolgente: Dolby Digital
5.1 EX per un impatto emotivo di rara portata ed una pressione sonora
costante e coerente in ogni singolo tratto.
Lucas, sostenitore accanito di una cinematografia
votata all’intrattenimento intelligente, ha avuto anni ed anni a disposizione
per ricostruire gli antefatti della prima trilogia, ma in questo nuovo
episodio non c’è dubbio che abbia voluto riversare tutto il suo talento
nella ricerca di nuove e più efficaci tecniche d’impatto, trasformando
quello che poteva essere un semplice film, in un gioiellino di due ore
e quindici minuti.
Gli attori, perfettamente interagenti con questo
mondo fittizio, davanti alla magia del digitale sembrano voler rivendicare
il loro diritto di esistere, essendo gli unici soggetti a non essere
il frutto di complesse alchimie tecnologiche. Sono dunque molto bravi
ad immedesimarsi nei loro personaggi, sapendo anche aggiungere importanti
pennellate all'affresco della storia. In particolare Hayde Christensen
ha saputo dare una prova veramente meritevole, mettendo in rilievo in
maniera straordinaria la doppiezza di Anakin, ancora profondamente intriso
di buoni sentimenti ma al contempo già incline a quella malvagità che
caratterizzerà Darth Vader.
Sono passati 10 anni dagli avvenimenti descritti
ne "La Minaccia Fantasma", e il piccolo Anakin è diventato un giovanotto
di 19 anni, mentre Amidala non è più regina, ma Senatrice di Naboo.
La Repubblica è in subbuglio: molti sistemi stanno
accarezzando l'idea di separarsi, utilizzando, se necessario, anche
la forza. Il Senato non sa come replicare a questa sorta d'insurrezione,
visto che per più di 1000 anni ha regnato la pace, e gli unici a difendere
la Repubblica stessa e i suoi ideali sono stati i cavalieri Jedi, ormai
ridotti a un numero molto esiguo. Non esiste esercito né forze armate.
Il Senato, messo di fronte all'emergenza ribelle,
deve decidere se votare per la creazione di un contingente armato con
il quale stroncare sul nascere le idee separatiste, o tentare ancora
la strada del dialogo, auspicata dalla Senatrice Amidala che, contraria
alla creazione dell'esercito, viaggia verso Coruscant per appoggiare,
con la sua forte influenza, quella parte di Senato che è ancora favorevole
alla soluzione pacifica.
la trama ricca di intrighi, menzogne, agguati, inseguimenti
e battaglie,non è priva nemmeno di colpi di scena, e fa da scenario
alla nascente storia d'amore tra i due giovani, futuri genitori di Luke
e Leia.
Unica nota di demerito per questo film, va forse
alla sceneggiatura che manca di battute fulminanti e di una corretta
concatenazione degli eventi: per un lungo tratto si accavallano le vicende
di Obi-Wan Kenobi sul pianeta dei cloni, l’amore tra Amidala e Anakin
Skywalker, e poi ancora le ricerche di Obi-Wan Kenobi sul pianeta di
Dooku e il ritorno di Anakin nella terra natia.
Nonostante questo, i riferimenti ai film passati
(ma in realtà futuri, secondo la cronistoria della Galassia) sono studiati
con cura e molto precisi, tanto da dare l'impressione di essere davvero
di fronte ad avvenimenti successi tanti anni prima rispetto alla storia
che già conosciamo.
Il film non ha un finale vero e proprio, ma una sospensione
della storia in attesa dei futuri e agognati sviluppi.