PROFONDO ROSSO
Regia: Dario
Argento;
Prodotto
da: Claudio Argento, Salvatore Argento;
Sceneggiatura:
Dario Argento, Bernardino Zapponi;
Fotografia:
Luigi Kuveiller;
Musica: Giorgio
Gaslini;
Montaggio:
Franco Fraticelli
Profondo Rosso, uscito nel 1975, è il film che ha definitivamente
consacrato il talento di
Dario Argento, senza ombra di dubbio il suo capolavoro.
Una pellicola in cui tutti i particolari riescono a combaciare in maniera
perfetta, a partire dalla colonna sonora, proseguendo per la scenografia
e il montaggio.
La trama del film è presto raccontata:
nel bel mezzo di una conferenza sulla parapsicologia
a Roma, una sensitiva tedesca, Helga Hullmann, riesce a cogliere nel
pubblico una presenza inquietante. Infatti, mimetizzato tra gli spettatori
si nasconde un maniaco che sta preparando un efferato delitto. Tornata
a casa dal convegno, Helga scopre a sue spese la correttezza delle sue
intuizioni: infatti viene uccisa. Marc Daily, un giovane pianista inglese,
che si trova lì per caso, diventa un testimone inconsapevole ed impotente
del fatto. Il giovane non riesce né a salvare la donna, né a riconoscere
il killer.
Il fotografo
allora decide di iniziare ad indagare per scovare l’assassino. Nel corso
delle indagini accetta la collaborazione di due suoi amici, la giornalista
Gianna Bezzi e Carlo, pianista alcolizzato, figlio di un'anziana ex-attrice.
Durante la ricerca dell’omicida, Marc e Gianna si imbattono in un vecchio
crimine risalente a molti anni addietro e mai punito.
Le indagini
continuano e il cerchio intorno al maniaco sembra stringersi.
L’assassino
però, per rallentare le indagini, continua ad uccidere tutte le persone
che potrebbero permettere a Marc di fare luce sulla questione. Gli omicidi
diventano sempre più terrificanti: una vittima viene affogata nell'acqua
bollente di una vasca da bagno; ad un'altra prima viene fatto sbattere
il volto contro l'angolo di un caminetto e di un tavolo e poi pugnalata
dietro al collo. Carlo, nel tentativo di bloccare Marc troppo vicino
alla verità, rimane ucciso: trascinato in mezzo alla strada da un camion
a cui è rimasto attaccato per un piede, viene investito da un’auto.
Nel finale
anche Marc si trova in pericolo di vita, ma riesce a salvarsi ed a identificare
il maniaco nella madre del suo amico Carlo.
Possiamo
notare in Profondo Rosso un genere di storia che riprende da vicino
uno dei capolavori di Agata Christie, “10 Piccoli indiani”. Infatti,
nelle due storie troviamo la filastrocca per bambini che fa da guida
per tutta la storia, e la figura dell’assassino invisibile ma vicinissimo
che permette alla suspense di raggiungere livelli altissimi.
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