FILM E RECENSIONI rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE

Film & Recensioni Attori Attrici Registi Festival Cinema Musica Teatro

Correrenelverdeonline


 

Generici Statici Image Banner 300 x 250

 

The fast and furious: Tokyo Drift

Titolo originale: The fast and furious: Tokyo Drift

Paese: Usa/Giappone

Anno: 2006

Durata: 104’

Regia: Justin Lin

Soggetto: Chris Morgan

Sceneggiatura: Chris Morgan

Produttore: Neal Moritz

Personaggi (Attori): Sean Boswell (Lucas Black), Twinkie (Bow Wow), D.K. (Brian Tee), Neela (Nathalie Kelley), Han (Sung Kang), Sig. Boswell (Brian Goodman), Kamata  (Sonny Chiba), Clay (Zachety Ty Bryan), Cindy (Nikki Griffin), Reiko (Keiko Kitagawa), Earl (Jason Tobin), Mrs. Boswell (Lynda Boyd), Dominic Toretto (Vin Diesel).

Doppiatori italiani: Sean Boswell (Fabrizio Manfredi), Twinkie (Davide Perino), D.K. (Francesco Pezzulli), Neela (Ilaria Latini), Han (Sung Kang), Sig. Boswell (Francesco Pannofino),Dominic Toretto (Massimo Corvo).

Fotografia: Stephen Windon

Montaggio: Kelly Matsumoto / Dallas Puett / Fred Raskin

Effetti Speciali: James Bomalick / William H. Schirmer / Matt Sweeney

Musiche: Brian Tyler

 

Sean Boswell, non ha una situazione familiare delle più rosee; i suoi genitori sono separati e lui e sua madre si trasferiscono frequentemente da una città all'altra.

Questo continuo spostarsi è causato essenzialmente dalle bravate di Sean che lo costringono a cambiare scuola ripetutamente; bravate dovute soprattutto alla sua grande passione per le corse automobilistiche ad alta velocità.

Dopo l'ennesima corsa per difendere la propria dignità e l'aver causato un incidente, la madre per evitargli il carcere minorile decide di mandare Sean dal padre a Tokyo.

Ma anche qui il richiamo dei motori è troppo forte e Sean riesce a cacciarsi nei guai; si innamora della ragazza di D.K., il pericoloso nipote di un potente yakuza (boss della mafia giapponese).

Inoltre il ragazzo è il re della particolare disciplina di guida chiamata drift; inevitabilmente tra D.K. e Sean è subito scontro e quest'ultimo sfiderà il re del drift nella sua specialità.

L'umiliazione subita da Sean sarà pesante, ma non a tal punto da costringerlo ad arrendersi; trova un valido alleato in Han (a cui distrugge la macchina prestatagli per la sfida con D.K.), socio in loschi affari con D.K. che lo guiderà e gli insegnerà le tecniche del drift per poter battere D.K. sul suo stesso terreno.

Uscito successivamente dopo 2 fast 2 furious, cronologicamente all'interno della saga va collocato dopo "parti originali" uscito nel 2009.

Le sconfinate strade americane lasciano il posto a coloratissime ed affollatissime vie del centro di Tokyo.

L'ambiente circostante si fonde con le miriadi di persone che popolano le strade in un connubio di luci e colori; il tutto condito da roboanti motori e macchine sfavillanti che sfrecciano sullo schermo.

Questa volta non ci sono ne Paul Walker ne Vin Diesel a rubare la scena; per il terzo capitolo della saga si è scelto di incentrare la vicenda su un volto nuovo che risponde al nome di Lucas Black.

Non male calato nella parte del ribelle spaccone; pur di non farsi mettere i piedi in testa accetta e lancia sfide anche se consapevole di non essere all'altezza della situazione (come nella prima sfida con D.K.). Il suo istinto lo spinge sempre a buttarsi a capofitto nelle imprese, anche le più disperate.

O per amicizia o per difendere la propria reputazione, Sean non si tira mai indietro; forse è proprio questa sua peculiarità a rendercelo simpatico.

Lui incarna il motto "mai arrendersi senza aver provato"; e vista la giovane età rappresentata nel film, potrebbe essere un monito per i ragazzi del mondo di oggi.

Questo capitolo di the fast and the furious tenta di non bloccare l'attenzione dello spettatore solo ed esclusivamente sulle autovetture ma di mostrare anche i disagi e le problematiche introdotte dall' era adolescenziale.

La madre di Sean con la sua superficialità non sembra rispecchiare il ruolo materno; il padre vive in Giappone e Sean si sente abbandonato a se stesso senza una meta o una guida.

Una mano sul volante e una sul cambio proiettano Sean in un altro mondo; appena schiacciato l' acceleratore, si apre un varco in un' altra dimensione nella quale il protagonista trova la perfetta via di fuga da quel mondo reale che sembra non accettarlo.

Ma in questo nuovo paese e in questa nuova vita (il Giappone) Sean riesce a trovare la propria strada e a capire chi è grazie al suo mentore Han; forse è lui il punto di riferimento mancante nella sua vita.

Gli avvenimenti che investono Sean riescono a farlo maturare e a fargli capire che i problemi non si aggirano ma si affrontano, al contrario del padre rifugiatosi a Tokyo per via del suo lavoro da militare ma anche per scappare da una situazione ingestibile come il suo matrimonio con la madre di Sean.

In un paese non suo, dove all'inizio è solo un gaijin (straniero), Sean riesce a farsi apprezzare guadagnandosi il rispetto con la tenacia e la spavalderia che lo contraddistinguono.

Rispetto agli altri film di questa saga, il protagonista ci mostra anche i suoi lati deboli specialmente quelli relativi alle tecniche di guida; abituati alle manovre impossibili e alle folli corse ai limiti della gravità effettuate dai collaudati Vin Diesel e Paul Walker, qui possiamo vedere la vulnerabilità di Sean nei primi tentativi di driftaggio; botte, urti e ammaccature inevitabili si contrappongono alle figure perfette e inarrivabili di Toretto e O'Conner  al volante.

Questa pellicola cerca di attenersi più alla realtà rispetto ai suoi predecessori da un punto di vista umano e non spettacolare; forse di tutti i fast and furious potrebbe essere quello considerato più introspettivo e riflessivo.

Forse al rapporto tra Sean e suo padre poteva essere dato più spazio visto il ruolo fondamentale che poteva assumere nella vicenda.

Per il filone automobilistico ricco di azione è da considerarsi un buon film godibile seduti in poltrona.

 

Curiosità relative al film:

Kamata (lo zio di D.K.) è interpretato da Sonny Chiba, attore famoso negli anni ’70 per i suoi film sulle arti marziali.

Le due ragazze al volante della Skyline accerchiata da Han con la sua vettura, sono le due modelle asiatiche Mari Jaramillo e Verena Mei.

Il mastodontico personaggio da cui Sean alle terme deve recuperare dei soldi prestati da Han, non è altro che l’ex lottatore di sumo Konishiki.

Sull’aereo preso da Sean per recarsi dal padre il Giappone, sono visibili tra i passeggeri seduti, l’attore John Cho del film “Better luck Tomorrow” e lo stuntman di Tokyo Drift,  Rhys Millen.

L’attore Vin Diesel appare nella scena finale del film per sfidare il nuovo Drift King (Sean Boswell); Toretto sostiene di conoscere Han; legame che sarà chiarito in fast and furious:  solo parti originali.

Il pescatore che si lamenta del modo di driftare di Sean mentre guida la Mitsubishi Lancer Evolution al porto, ha tutti i diritti di criticarlo; infatti tale pescatore è il campione di drift (vero re della specialità) e veterano di questa disciplina. Il suo nome è Keiichi Tsuchiya.

 

 

 

 

 

 

160x600_promo