Chi ha incastrato Roger Rabbit?
Titolo
originale: Who Framed Roger Rabbit
Nazione:
Usa
Anno:
1988
Genere:
Azione/Animazione
Produzione:
Frank Marshall, Robert Watts
Distribuzione:
Touchstone Home Video
Regia:
Robert Zemeckis
Cast:
Bob Hoskins, Christopher Lloyd, Joanna Cassidy, Charles Fleischer, Stubby
Kaye, Alan Tilvern, Richard LeParmentier.
Ha segnato forse l’inizio dei thriller nella loro
trasposizione a cartoni, è stato il film che nel 1988, sbancò i botteghini
di mezzo mondo conquistando il pubblico internazionale con i rivoluzionari
effetti speciali, capaci di sincronizzare perfettamente persone e cartoon.
In quegli anni ancora non sapevamo cosa fosse la
"tecnologia digitale", non immaginavamo nemmeno cosa sarebbe accaduto
15 anni più tardi, ma avevamo comunque l’impressione che "Chi ha incastrato
Roger Rabbit?" fosse un momento di svolta per il cinema stesso.
Non fu il primo film dove esseri umani e cartoni
condivisero la scena, in questo il gioiellino coprodotto dalla Touchstone
di Walt Disney e dalla Amblin di Steven Spielberg, era già stato anticipato,
basti pensare ad alcune sequenze di "Hocus Pocus" o "Mary Poppins".
La vera novità fu un’altra, ossia la totale coopresenza per tutto il
film di uomini e cartoni, protagonisti indiscussi della scena.
Dopo il successo di questo film, ne furono prodotti
altri molto simili, coadiuvati dalla partecipazione di attori impeccabili
come Jeremy Irons, Brad Pitt e Kim Basinger con in "Fuga dal
Mondo dei Sogni", ma il risultato non fu certamente all’altezza.
Ebbe più fortuna "Space Jam" interpretato
dall’ex-campione dell’ MBI, Michael Jordan, unico umano in mezzo ai
pazzoidi Looney Toons, ma anche in quell’occasione la critica non fu
tenera. Il film era piaciuto perlopiù solo a bambini.
"Chi ha incastrato Roger Rabbit?", non ebbe rivali
nella memoria e nel cuore degli spettatori, ed anche oggi, nonostante
i cartoni animati continuino a sbancare i botteghini, rappresentando
in maniera impeccabile la facciata più sarcastica ed ironica della nostra
società, ripensare a quel film, suscita comunque una certa nostalgia,
un ricordo affettuoso verso quel buffissimo coniglio dal nasone rosso.
La storia era ambientata nella Holliwood degli anni
’50, una Holliwood tutta speciale ad essere sinceri, dove in una piccola
città dal nome suggestivo "Cartoonia", non era affatto inusuale vedere
umani e cartoni animati vivere insieme.
Una delle star più in voga del momento era il famoso
coniglio Roger Rabbit, soggetto particolare, un po’ stralunato forse,
ma invidiato da molti perché marito fortunato della bellissima Jessica
Rabbit, donna cartoon, dai lunghi capelli rossi e dalle curve mozzafiato.
A Cartoonia venne trovato ucciso un uomo, e le voci
messe in giro, parlavano di un probabile amante di Jessica, fatto fuori
dal coniglio per gelosia.
Scoppiò uno scandalo, il mondo dei cartoni venne
messo sotto accusa, ed il giudice Doom cercò di infangare le prove,
non sapendo che Roger Rabbit aveva dalla sua parte un amico in carne
ed ossa davvero tenace: il detective privato Eddie Valiant.
Prodotto da Frank Marshall e Robert Watts, interpretato
tra gli altri da Bob Hoskins, Christopher Lloyd e Joanna Cassidy, il
film vinse tre premi oscar, miglior montaggio, effetti speciali visivi
e sonori, il David di Donatello nel 1989 come migliore produzione straniera,
e divenne un cult capace di resistere nel tempo, ad al susseguirsi delle
generazioni.
È stato un successo esplosivo, un mix ben congeniato
di commedia e cinema d’animazione, forte nella trama grazie ad una storia
irriverente e originale, e imperdibile per lo humor d’altri tempi dei
suoi personaggi. Per chi ha visto, amato ed apprezzato il film, rimarrà
indimenticabile la scena iniziale con Roger Rabbit e Baby Herman, modellato
sul Baby Butch (inventato da Frank Tashlin per il cartoon "Brother Brat"
nel 1944) che, nello stile dei cortometraggi Warner degli anni ‘50,
risultò assolutamente perfetto per ritmo, gag e genialità traspositiva
del viziato e vizioso mondo reale delle star…
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