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Tron

Lingua originale: Inglese

Paese: Stati Uniti d'America

Anno: 1982

Durata: 96 minuti

Colore: Colore

Audio: Dolby Stereo

Genere: fantascienza

Regia: Steven Lisberger

Soggetto: Steven Lisberger, Bonnie MacBird

Sceneggiatura: Steven Lisberger

Produttore: Donald Kushner, Harrison Ellenshaw (produttore associato)

Produttore esecutivo: Ron Miller

Casa di produzione: Lisberger/Kushner, Walt Disney Productions

Distribuzione (Italia): Cinema International Corporation

Animatori: Tim Burton, Rick Moore

Fotografia: Bruce Logan

Montaggio: Jeff Gourson

Effetti speciali: Stephen McEveety, Mike Edmonson, Mike Reedy

Musiche: Wendy Carlos

Scenografia: Dean Edward Mitzner

Costumi: Eloise Jenssen, Rosanna Norton (e Jack Sandeen costume supervisor)

Trucco: Gary Liddiard (e Robert J. Schiffer make-up supervisor)

Sfondi: Christopher D. Andrews, Gary Conklin, Larry Grossman, Corey Harris, Tia W. Kratter, Peter Mueller, Donald Towns, Thomas Woodington

Interpreti e personaggi: Jeff Bridges: Kevin Flynn / Clu; Bruce Boxleitner: Alan Bradley / Tron;

David Warner: Ed Dillinger / Sark; Cindy Morgan: Lora / Yori; Barnard Hughes: Dr. Walter Gibbs / Dumont; Dan Shor: Ram; Peter Jurasik: Crom; Tony Stephano: Peter / Ufficiale di Sark

Doppiatori originali: David Warner: Master Control Program

Doppiatori italiani: Claudio Sorrentino: Kevin Flynn / Clu; Antonio Colonnello: Alan Bradley / Tron; Mario Bardella: Master Control Program; Dario Penne: Ed Dillinger / Sark; Stefania Giacarelli: Lora / Yori; Mario Milita: Dr. Walter Gibbs / Dumont; Gil Baroni: Crom

Premi

Saturn Awards 1983: migliori costumi

Trama:

Ed Dillinger è a capo della Encom, colosso informatico che fattura milioni di dollari.

Kevin Flynn è un eccentrico ma geniale programmatore di videogiochi.

Apparentemente non hanno nulla in comune se non la passione per l'informatica.

Però nessuno, tranne loro due, sa che Dillinger grazie a dei programmi sottratti allo stesso Flynn ha potuto fondare e sviluppare la Encom.

Flynn è fermamente deciso a infiltrarsi nel megacervellone dell'azienda informatica per carpire le prove necessarie a dimostrate la legittimità dei software che hanno dato la popolarità a Dillinger.

La missione non è facile poiché il megacervellone è sorvegliato dal MCP (Master Control Program) un software antivirus dotato di una propria intelligenza.

Flynn tenta di penetrare nella banca dati anche con l'aiuto del suo programma CLU che all'interno del mondo virtuale si materializza con le sembianze del combattente CLU.

Coadiuvato, nel suo intento di infiltrarsi nel cervellone della Encom, da Lora e Alan, due tecnici della Encom che non condividono l'operato di Dillinger, Flynn viene digitalizzato molecola per molecola da un raggio sperimentale attivato dal MCP e catapultato all'interno del sistema controllato dallo stesso Master Control Program.

Qui, sotto le mentite spoglie di CLU, scopre l'esistenza di un mondo virtuale popolato da programmi consenzienti creati dallo stesso Flynn e da suoi colleghi.

Tale universo è controllato dal Master Control Program che obbliga i vari programmi a sfidarsi in cruenti giochi per la sopravvivenza.

Lo stesso discorso varrà per il frastornato ma caparbio Flynn.

Recensione:

La realizzazione di questo film risale al 1982 e fu la Disney a produrre la pellicola mentre la direzione del film fu invece affidata a Steven Lisberger.

All'epoca il tema affrontato, cioè quello della realtà virtuale, fu una tematica nuova e quasi sconosciuta; infatti la pellicola ha il pregio di essere stata la promotrice di tutti i film incentrati su questo campo e per questa motivazione è considerata un cult della fantascienza.

Per gli anni ottanta il film risultò molto innovativo, quasi fosse un “miracolo” figlio degli effetti speciali e impossibile da concepire all'epoca con i mezzi a disposizione.

Tron è stata la prima pellicola targata Disney ad aver utilizzato la computer-grafica.

La popolarità della pellicola ha partorito l'omonimo videogioco incentrato sulle avventure virtuali di Flynn e compagni mentre nel dicembre 2010 è uscito nelle sale il seguito di Tron intitolato “Tron Legacy” e diretto da Joseph Kosinski.

La pellicola è stata scritta da Steven Lisberger, già regista del primo Tron, ed è interpretata da vari attori tra cui Garrett Hedlund, Olivia Wilde e Jeff Bridges.

Il film è diventuo un vero e proprio cult del cinema fantascientifico a tal punto che il gruppo degli Infernal ha omaggiato la saga con il videoclip di “From Paris to Berlin”.

Anche il videogioco “Kingdom Hearts II” ha voluto omaggiare la pellicola inserendo l'MCP e il comandante Sark in uno dei livelli chiamato “Space Paranoids”; inoltre, sempre all'interno del videogioco, si possono guidare i famosissimi veicoli “Ligh Cycle”.

“12.51” estratto dall'album “Room on Fire” degli Strokes è una canzone il cui videoclip è un omaggio a Tron; anche il nostro paese ha voluto rappresentare elementi della saga in un videoclip grazie al rapper Caparezza con la sua “Abiura di me”, una vera e propria parodia della pellicola.

Però l'artista di Molfetta è recidivo poiché già in passato aveva omaggiato le avventure di Flynn con il videoclip della canzone “Giuda me” tratto dall'album “Verità Supposte”.

Le Light Cycle sono presenti anche in una puntata de I Griffin dove il capofamiglia Peter pilota uno dei mezzi tecnologicamente avanzati.

Anche i famosissimi cartoni dei Simpson nell'episodio “La paura fa novanta VI” hanno voluto celebrare il film con Homer che domanda se qualcuno ha mai visto Tron e subito dopo si ritrova catapultato in un mondo 3D molto simile all'universo popolato dai software presenti nella saga incentrata sulle gesta di Flynn.

Il cartone politicamente scorretto “South Park” in uno dei suoi episodi rappresenta Mosè, uno della lega dei Super Best Friends, con una sagoma molto simile all' MCP; anche nel 4° episodio della 14° stagione di questa stessa serie animata la proiezione virtuale di Stan all'interno di Facebook è un chiaro riferimento a Tron.

Un telefilm cult degli anni ottanta quale “Automan” era un chiaro riferimento all'universo di Tron grazie alla presenza del “cursore” che aveva il potere di creare tutti i mezzi del protagonista virtuale.

Il cartone “Il laboratorio di Dexter” ricorda Tron in un episodio in cui lo stesso Dexter si cimenta in un remoto videogioco regalatogli dal padre molto simile alla pellicola incentrata su Flynn, venendo catapultato in un mondo virtuale.

Un altro videogioco che richiama le strutture paesaggistiche del film di fantascienza in questione è “Rez”.

Unità denominate “ingegnere” e molto simili agli intercettatori che si muovono all'interno della pellicola Tron, possono essere riconosciute nel videogioco “Darwinia”.

Più attuale è il riferimento della pellicola nel telefilm “Chuck” dove proprio il film Tron è il cult cinematografico del protagonista Chuck Bartowski; nella seconda stagione del telefilm, precisamente nell'episodio 21, il padre del protagonista, per far capire al figlio dove si trova, proietta la pellicola “Tron” in un drive-in.

Nel 15° episodio della 1° stagione e nel 6° episodio della 2° stagione uno dei protagonisti di “Big Bang Theory”, Sheldon Cooper, sfoggia una maglietta della pellicola Tron.

Il boss Gambatronico (originariamente Petetronic) del videogame “Epic Mickey” è la copia in chiave parodistica dei personaggi di Tron, indossando abiti molto simili e destreggiandosi nell'uso di armi quali i dischi utilizzati nel film.

Il cagnone animato di Scooby Doo nell'episodio "Il fantasma senza volto" della serie animata "Le nuove avventure di Scooby Doo", grazie a Fred, fa un omaggio a Tron utilizzando questa frase: "è stata una bella idea ambientare un film all'interno dei circuiti del computer": ovviamente si riferisce al mondo virtuale di Flynn e soci.

La scelta del nome Tron per il titolo della pellicola è stata dettata da due possibili motivazioni.

La prima è la contrazione di un termine del comando del linguaggio BASIC, "TRace ON" utilizzato per “scovare” la presenza di errori nelle varie linee di un software; con questo comandi si possono monitorare in tempo reale le linee di codice che vengono eseguite.

Però questa ipotesi sembra la meno accreditata delle due poiché il regista Lisberger confessò di non essere al corrente del precedente termine contratto utilizzato nel linguaggio BASIC.

Lo stesso regista affermò che il titolo Tron derivava sempre da una contrazione terminologica quale “elecTRONics”.

Agli albori della sua straordinaria carriera da regista, all'epoca, nel campo dell'animazione offrì il suo contributo anche uno sconosciutissimo Tim Burton.

All'interno della stessa pellicola vi sono chiari riferimenti a personaggi famosi dei fumetti (Topolino) e dei videogiochi (Pac-Man).

La tecnica scenografica per realizzare le ambientazioni “interne al computer” contemplava scene girate su fondo nero ed in bianco e nero su pellicola 70 mm (doppia rispetto al normale); successivamente, una volta terminate, venivano colorate pazientemente a mano.

Quando nel film Alan Bradley, dopo essersi intrufolato nella Encom, prende possesso della sua postazione, sul divisorio del box si può scorgere il poster recante la scritta "Gort Klaatu Barada Nikto" correlata alla pellicola “Ultimatum alla Terra”.

 

 

 

 

 

 

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