L'era glaciale
2: il disgelo
Titolo originale:
Ice age 2: the meltdown
Nazione:
U.S.A.
Anno:
2006
Regia:
Carlos Saldanha
Produzione:
Lori Forte
Distribuzione:
20th Century Fox
Cast:
(voci) Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Drea de Matteo, Queen
Latifah
Li avevamo conosciuti con un salto indietro nel passato
di milioni e milioni di anni fa, esattamente ai tempi della glaciazione,
e come nel più perfetto dei paradossi eravamo stati rapiti dagli scenari
"sotto zero" abilmente ricostruiti dalla tecnologia digitale, e dall’ironia
calda e solare del trio animalesco più insolito che si potesse immaginare.
Ora a distanza di tre anni, le avventure di Manny
il mammut «tutto pelo», Sid il bradipo maldestro e Diego il «tigrone
dentone» tornano sugli schermi cinematografici di tutto il mondo, per
la gioia dei più piccoli e per la soddisfazione dei più grandi che,
ammettiamolo pure, sin dal primo episodio avevano sperato in un sequel.
Le grandi pareti di ghiaccio che avevano incorniciato
ed influito nell’incontro dei tre protagonisti stanno scomparendo a
vista d’occhio a causa dell’avanzare del disgelo, ma ciò non intacca
minimamente lo spirito giocherellone e un po’ pazzoide di Sid, Manny
e Diego, che anzi, davanti alla minaccia di un’imminente inondazione,
decidono di affrontare come gli altri animali un viaggio verso luoghi
più sicuri, o meglio verso una strampalata arca di Noè posizionata dalla
parte opposta della valle dove vivono. Ovviamente il loro itinerario
come è facile supporre, non sarà sereno e tranquillo, anzi a dispetto
della noia, sarà arricchito dall’arrivo di nuovi personaggi come i due
piccoli opossum, Crash ed Eddie, e dalla giovane mammut femmina Ellie
alle prese con un’impercettibile crisi d’identità, e diversi saranno
gli imprevisti che si alterneranno nel corso della narrazione.
"L'era glaciale" parte seconda "il disgelo", è il
degno proseguo del primo cartone digitale, e grazie ad un giusto equilibrio
tra esigenze narrative, educative e di intrattenimento, riesce anche
questa volta a conquistare l’approvazione totale del pubblico in sala.
Cambia il tema centrale della trama: se il primo
vedeva protagonisti indiscussi, la natura animale ed il libero arbitrio
(con la tigre Diego che si ribellava ai propri istinti di predatore
risparmiando la vita al bebè), questa volta la 20th Century Fox, punta
sull’evoluzione stessa della natura, contrapponendo al pericolo e alla
paura, sentimenti forti, come l’amore (fra Manny ed Ellie) e la necessità
di trovare propri simili, non solo per continuare la specie, ma anche
per condividere situazioni e stati d’animo.
La storia appassiona e fa ridere con la spontaneità
dei suoi personaggi e la semplicità dell'intreccio, aprendo ancora una
volta la finestra sul mondo delle favole computerizzate, più dirette
e meno nostalgiche dei cartoni d’altri tempi, ma senza dubbio esilaranti
e pungenti.
Come per il primo episodio de "L’era Glaciale", anche
stavolta la ciliegina sulla torta è rappresentata dalle vicende del
piccolo scoiattolo Scrat, (già star indiscussa del primo episodio e
del bellissimo cortometraggio "Gone nutty" candidato all'Oscar nel 2002),
sempre alla ricerca della sua importantissima e ghiotta ghianda, che
continua a rappresentare la sua sfida più grande contro tutti e tutto,
anche contro il disgelo.
Esteticamente il film è grandioso, perché il lavoro
fatto dalla Blue Sky Studios per rendere il più possibile realistiche
le cromature del pelo degli animali, le scene con l'acqua o i diversi
giochi di luce propri dei luoghi che fanno da scenario al viaggio dai
protagonisti, è pressoché perfetto.
Nella versione italiana poi, alle confermate voci
di Pino Insegno (Diego), Leo Gullotta (Manny) e Claudio Bisio (Sid)
si aggiungono nel doppiaggio, quelle di Roberta Lanfranchi (Ellie) e
Lee Ryan( Eddie).
Un bel cast, che secondo le parole dello stesso Insegno
"non vampirizza l'attenzione dello spettatore, ma cerca di aggiungere
(se possibile) qualcosa in più al personaggio interpretato".
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