Il Libro della Giungla
Titolo
originale: The Jungle Book
Paese:
Stati Uniti
Anno:
1967
Genere:
animazione, commedia, musicale
Regia:
Wolfgang Reitherman
Soggetto: Rudyard Kipling
(romanzo)
Sceneggiatura: Larry
Clemmons, Ralph Wright, Ken Anderson, Vance Gerry
Produzione: Walt Disney
Montaggio:
Tom Acosta, Norman Carlisle
Musiche: George Bruns,
Terry Gilkyson, Richard M. Sherman
Un cucciolo di uomo cresciuto in mezzo ai lupi. Una
storia che ha suscitato sempre grande interesse, che ha scatenato la
fantasia di registi e produttori e che ha dato il via ad un vero e proprio
genere cinematografico, ispirato alla convivenza speciale
e impossibile tra uomini e bestie selvagge.
Un genere che è stato alimentato negli anni, raggiungendo
forse il culmine con le avventure dell’uomo scimmia Tarzan.
Anche la Disney non è rimasta impassibile davanti
al fascino dell’uomo-selvaggio, e forse anticipando anche i tempi, nel
1967 decise di lasciare la propria impronta su una delle storie più
belle mai immaginate.
È nato così Il libro della giungla, un cartone
animato avvincente e per nulla scontato, che racconta in modo bizzarro
la storia del piccolo Mowgli, un bambino allevato nella giungla da una
famiglia di lupi, educato dalla pantera Bagheera, amico dell'orso Baloon
e spuntino ideale dalla tigre Shere-Khan, che cerca di dargli la caccia
in ogni occasione.
Il libro della giungla è ispirato ad una raccolta
di racconti scritti da Rudyard Kipling, mentre viveva nel Vermont
e pubblicati su giornali e riviste tra il 1893 ed il 1894.
La storia originale era ricca di avventure e descrizioni
minuziose di luoghi lontani e bellissimi, che Disney ha saputo riadattare
perfettamente al suo film, una trasposizione geniale dal punto di vista
cinematografico, che unisce sapientemente mistero e divertimenti, personaggi
buffi ed eleganti feroci e tremendamente buoni.
Il libro della Giungla è stato un grande successo
anche grazie alla colonna sonora, firmata da George Bruns, Terry Gilkyson,
Richard M. Sherman. Indimenticabili sono rimasti ad esempio i motivetti
Lo Stretto Indispensabile, La Marcia del Colonnello
Hathi, e Spera in Me, che insieme ad altri canzoni di successo
come Supercalifragilistichespiralidoso di Mary Poppins,
e Higidus Figidus de La spada nella roccia, sono ancora
i più canticchiati dagli appassionati disneyani.
Come era accaduto anche per La Carica dei 101,
anche Il libro della giungla ha avuto anche un seguito, uscito
nel 2003, a quasi trent’anni di distanza dal primo episodio.
Il cartone diretto da Steve Trenbirth, alla sua prima
esperienza di regia dopo quattordici anni da direttore dell'animazione
alla Walt Disney australiana, riprende il più possibile i tratti originali
del film precedente, anche se le tecniche digitali utilizzate,
sopratutto per consentire un movimento più fluido alle scene più complicate
che vedono protagonisti gli animali, lasciano un veno di nostalgia verso
i disegni quasi caricaturali usati nel 1967. Erano infatti proprio
le imprecisioni ed i tratti marcati delle figure, a rendere Il libro
della giungla, un vero gioiello del film d’animazione, per nulla
omologato alla schiera di cartoon, ai quali con sommo dispiacere siamo
stati abituati dalla televisione e dal cinema da vent’anni a questa
parte.
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