Cast:
Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Kenneth Branagh, Maggie
Smith, Jason Isaacs, Julie Walters
Ci siamo, dopo il successo annunciato del primo film,
ad un anno esatto di distanza, finalmente siamo pronti a tornare sui
banchi di scuola, anzi della scuola più famosa e forse interessante
del mondo: Hogwarts.
Harry Potter, l’adolescente più invidiato in assoluto,
irrompe nuovamente sugli schermi cinematografici, con una nuova avventura
"La camera dei segreti", e ci prende per mano trascinandoci ancora una
volta nella magica, misteriosa atmosfera fatta di incantesimi e pozioni.
La trasposizione cinematografica del secondo libro
della Rowling è sorprendente, e non solo dal punto di vista degli effetti
speciali in digitale, ma soprattutto per la dinamica e la trama più
coinvolgente, che accompagna i protagonisti durante l'esplorazione di
questo nuovo mistero di Hogwarts.
Il vantaggio di questo sequel è quello di non aver
dovuto usare parte del film per introdurre i personaggi, cosa che aveva
non poco appesantito il primo episodio, e quindi nel complesso dà la
possibilità di concentrarsi maggiormente sulla profondità della storia
e dei suoi protagonisti, cresciuti e decisamente più maturi.
Come di consueto la fedeltà all'opera letteraria
è totale anche se, ovviamente, si riflette sulla lunghezza finale della
pellicola ben 160 minuti, in cui però, la continua ricerca di indizi
per svelare il mistero finale riesce a tenere alto l'interesse degli
spettatori di ogni età.
Eliminato Voldemort, ossia il professor Raptor, ad
Hogwarts è rimasta vacante la prestigiosa cattedra di difesa dalle arti
oscure, ed è proprio per questo motivo che alla scuola approda uno dei
più famosi e potenti maghi della terra, Gilderoy Allock (interpretato
da uno straordinario Kenneth Branagh).
Harry Potter torna per il secondo anno consecutivo
alla Scuola di Magia di Hogwarts, fuggendo dalla casa degli zii, ma
al suo ritorno si trova subito ad affrontare una strana vicenda: qualcosa
infatti, sta attentando alla vita di tutti i "mezzosangue", i maghi
figli di persone senza poteri magici, ed il piccolo maghetto con i suoi
amici decide di indagare su quel mistero che sembra ruotare tutto intorno
alla Camera dei segreti. Nonostante la suspance, anche questa volta
la sceneggiatura sembra soffrire in alcune parti, che appesantiscono
non poco il ritmo del film (su tutti la pur eccellente sequenza del
Quidditch), ma la colpa è da attribuire totalmente alla volontà e capacità
di adattamento al romanzo, talmente ricco e ingombrante, che rimane
difficile se non impossibile, riuscire a riprodurne cinematograficamente
tutti i dettagli e le sfumature.
Un appunto va fatto anche al protagonista principale
Daniel Radcliffe che sembra rimanere indietro rispetto alla marcata
crescita recitativa dei suoi colleghi, mentre una nota positiva se la
merita sicuramente Branagh, spigliato e divertito nei panni di un personaggio
che gli calza a pennello, quasi fosse la sua parodia d’attore.