Produzione:
Heyday Films, Warner Bros.
Distribuzione:
Warner Bros.
Cast:
Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Richard Harris, Ian Hart,
Robbie Coltrane, Maggie Smith, Julie Walters.
Quando Joanne Kathleen Bowling cominciò a scrivere
la storia del piccolo maghetto dalla faccia paffuta e con gli occhiali,
forse ipotizzava un giusto e meritato successo per i suoi libri, e magari
sognava anche che milioni di bambini potessero immedesimarsi in quel
mondo magico dove una bacchetta può invertire perfino le dinamiche temporali.
Certamente però non poteva prevedere neanche lontanamente
che nel giro di pochi anni il nome di Harry Potter diventasse più famoso
di quello di un attore di Hollywood e che le sue avventure fossero trasformate
in un film da milioni di dollari aspettato da grandi e piccoli appassionati,
persino più di babbo natale.
"Harry Potter e la pietra filosofale", primo capitolo
di una saga destinata a lasciare di stucco il pubblico di tutto il mondo,
è nato dunque in un clima di impaziente attesa, giunto al culmine con
le file interminabili degli spettatori emozionati davanti ai botteghini
dei cinema.
La pellicola di Chris Columbus, il regista di "Mamma
Ho Perso l'Aereo", è sicuramente il fenomeno dell’anno, e non delude
nemmeno i lettori più pignoli.
Pensato e realizzato con la costante consulenza della
stessa Rowlings, il film è infatti fedelissimo al romanzo in ogni suo
aspetto, nei luoghi, nei personaggi, persino nei dialoghi e nelle situazioni.
La trama, inizia nel giorno dell’undicesimo compleanno
di Harry Potter, quando l'imponente ma sentimentale Hagrid, guardiacaccia
della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, gli consegna una lettera
della scuola, destinata a cambiare per sempre la sua vita, trascorsa
fino a quel momento presso gli zii che, dopo la morte dei genitori,
lo avevano tenuto con loro senza mai rivelargli la verità sulla sua
origine, e sulla scomparsa dei suoi genitori appunto, due potenti maghi
uccisi dal malvagio Voldemort.
Harry deve frequentare il primo anno alla scuola
di magia, e così prende il treno che lo condurrà ad Hogwarts, dove inizieranno
per lui strane, pericolose a avvincenti avventure, da condividere con
i suoi amici fidati l’impacciato Ron e la studiosa Hermione. Harry conoscerà
creature strane, apprenderà potenti incantesimi e imparerà anche a giocare
a Quidditch, lo sport dei maghi giocato cavalcando manici di scopa,
e condurrà perfino il Grifondoro, la sua squadra, a vincere la "Coppa
delle Case". Ma cosa ancora più importante riuscirà ad impedire che
venga rubata dalla scuola stessa, la famosa pietra filosofale, capace
di dare l'immortalità e per questo bramata dal malefico Voldemort.
Scenografie eccezionali ed effetti speciali, non
molto invasivi nella loro costante presenza, fanno da cornice a questa
pellicola di altissimo livello, impreziosita sicuramente dall’imponente
cast, che vede Daniel Radcliffe nei panni del giovane e famoso Harry,
Rupert Grint ed Emma Watson interpretare rispettivamente Ron ed Hermione,
Richard Harris già conosciuto al grande pubblico per aver lavorato nel
Gladiatore, nel ruolo del professor Albus Silente, ed infine Maggie
Smith nel ruolo della professoressa McGranitt.
Un gioiellino perfetto dunque, che perde forse un
po’ solo in un minuzioso confronto con il libro perché tanta aderenza
al testo non può lo stesso eguagliarne il ritmo, che se nel romanzo
sembra scorrere senza fatica, nel film della durata complessiva di due
ore e mezza, può risultare eccessivo, specie per un pubblico giovanissimo.
Un’inezia comunque che si dimentica facilmente quando
si viene catturati dalla "fantastica" narrazione, che in alcuni momenti
si cela di mistero a tal punto da incollare gli spettatori alle poltrone,
facendo dimenticare loro con un solo "tocco" le lancette dell’orologio
e quasi l’esistenza stessa del tempo che passa.