FILM
Vediamo un film stasera! Quante volte abbiamo detto
questa frase ai nostri cari, ad un amico, ad una persona cara...
Non sempre però si tratta di film specifici, scelti
tra quelli recentissimi in visione nelle sale cinematografiche. Si può
trattare di film trasmessi al piccolo schermo che rivediamo con piacere
o addirittura vecchi film che non abbiamo mai visto.
Talvolta si tratta di film registrati su un
supporto (DVD, CD, File di formato adatto, blue ray ecc.) in nostro
possesso e spesso si tratta di film che non abbiamo visto o di cui non
ricordiamo la trama o dei quali non abbiamo il trailer ed è questo il momento in cui, se vogliamo,
possiamo essere soccorsi da una recensione e o da una critica.
Recensire, che deriva dal latino recensio ossia
esamino, è divenuto il termine che di alcuni concetti inglobati
nell'esame come la verifica, l'oggettività e il giudizio si fa
portatore. Da tempi storici assai lontani la figura del recensore
che quasi sempre ingloba la figura del critico e assai spesso quella
del censore si pone come mediatore fra l'opera e gli utenti. I tempi,
la notorietà del tema trattato, il business segnano marcatamente
l'importanza della categoria dei critici di fronte alla globalità.
Si evince che il critico di eccellenza è quello cinematografico che
distanzia di molto un critico d'arte nonostante il primo possa solo
avere la fortuna di essere dipendente di una grande testata di
comunicazione e il secondo la sfortuna di essere un dotto professore
di arte indipendente. Fortunatamente nelle situazioni chiuse o
localistiche il processo si inverte. Ad esempio un recensore di vini
(sommelier o enologo) in excursus enologico diviene meritatamente
primo e forse unico recensore.
Torniamo al recensore cinematografico che è quello
che ci interessa in questo ambito di discorso filmico. Ormai è una
figura consolidata e non c'è testata di informazione di rilievo
nazionale che non ne faccia uso. Spesso c'è grande discordanza fra i
giudizi critici, sempre soggettivi e i risultati di affluenza al
botteghino. Altro problema sono alcune tardive valorizzazioni (come ad
esempio è
accaduto a gran parte dei film interpretati dal grandissimo
Totò) che
quando avvengono non riescono più a sanare le mortificazioni di chi le
ha ricevute. D'altronde il critico cinematografico è da tempo figura di
indubbia utilità per l'orientamento di quel pubblico che, nei momenti di
maggior uscita di nuovi film ossia nelle festività storiche come
può essere il natale, non ha il tempo e forse il denaro per vederli
tutti.
Altro tema è che consapevolmente e più spesso
inconsapevolmente siamo tutti "critici" e per estensione, quando serve,
critici cinematografici, innescando così discussioni e dissertazioni a
doppia mandata, la prima verso di noi per confermare il nostro buon gusto e
la seconda verso gli
altri per evidenziare sensibilità e stati d'animo.
Parlando dunque di
recensione avvertiamo che questa
rubrica si basa su un altro concetto, quello di pubblica utilità, con un
occhio particolarmente attento a "chi non può" o può poco in termini
economici e/o di tempo andare al cinema e si deve accontentare assai
spesso di registrazioni, viste magari a casa di amici, oppure
approfittare di film trasmessi per televisione. Pertanto anche se ci
riserviamo la possibilità di recensire una prima visione o addirittura
un'anteprima l'intenzione è quella di lasciare una traccia dell'opera
che duri nel tempo.
Ecco perché cerchiamo, prima di recensire, di dare
un'informazione tecnica sui film (se c'è un titolo originale, la durata,
gli interpreti (i così detti
attori
al di la del sesso o al genere di appartenenza), la
regia, la
scenografia, la
sceneggiatura, eccetera) e poi di raccontarne la trama
sperando così di permettere agli utenti di saperne qualcosa di più di
"quel film degli anni settanta" o capire chi sono gli
attori in quel
giallo o come evolve la saga di
Allien.
Buona lettura!
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