CATERINA VA IN CITTA’
Paese:
Italia
Distribuzione:
01Distribution
Produzione:
Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chiminez
Regia:
Paolo Virzì
Cast:
Sergio Castellitto, Margherita Buy, Alice
Teghilin, Claudio Amendola, Paola Tiziana Cruciani, Antonio Carnevale
La macchina da presa
è come una finestra che si apre sulla realtà che ci circonda, il mezzo
con cui Virzì analizza in ogni modo la società, la spezzetta, la osserva
e ne fa il punto di partenza per una riflessione amara e profonda su
ciò che siamo.
I sogni e la vita, le
ambizioni e le concrete possibilità, attraverso tutti i suoi personaggi,
da "Ferie d’Agosto" a "Ovosodo" fino al più recente "My name is Tanino",
il regista ha sempre voluto mettere a fuoco, anche se in modo ironico
e divertente, le difficoltà e le delusioni che bisogna affrontare per
crescere, per imparare a stare al mondo. Questa volta è attraverso gli
occhi di Caterina che ci viene presentato tutto questo, lei adolescente
e sprovveduta dalla sua piccola cittadina della provincia laziale, si
ritrova catapultata da un giorno all’altro nella frenetica e caotica
Capitale.
In questa nuova dimensione
del tutto sconosciuta, Caterina si ritrova divisa tra due opposti gruppi
di amici: l’uno capeggiato da Margherita figlia di illustri intellettuali
di sinistra, spontanea e disinibita che maschera dietro al suo atteggiamento
di sfida e rifiuto delle convenzioni una grande mancanza d’amore, e
l’altro proveniente dall’alta borghesia di destra rappresentato dalla
figlia di un noto esponente del governo, Daniela, troppo viziata e superficiale
per accorgersi del vuoto che la circonda. Centri sociali e feste mondane
si alternano in un ritmo incalzante, ma Virzì prende le distanze da
entrambi, convinto del fatto che se pur in maniera opposta, siano comunque
l’emblema di una quotidianità in cui per sopravvivere si è costretti
ad indossare maschere diverse.
E a far da sfondo a tutto
c’è la famiglia di Caterina che poco incarna quei valori genuini e scanzonati
cui si ispira. Il padre Giancarlo (Sergio Castellitto) è un professore
di ragioneria insoddisfatto del proprio lavoro, frustrato e in cerca
di un pizzico di visibilità che possa farlo sentire fiero almeno per
una volta, e la madre (Margherita Buy), è una donna senza pretese e
ingenuamente imbambolata.
Sentimenti di smarrimento
e inadeguatezza dominano quindi la scena di questo film, dove alla fine
tutti sono risucchiati dal vortice dell’indifferenza e del dolore; tutti
tranne la protagonista, Caterina. Lei che ama la musica di Verdi e sogna
l’accademia di Santa Cecilia, si salva infatti grazia al suo candore
e alla sua innocenza, conservando una nota d’ottimismo e di speranza
per il futuro.
Laura
Spada
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