FILM E RECENSIONI rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE

Film & Recensioni Attori Attrici Registi Festival Cinema Musica Teatro

Correrenelverdeonline


 

Generici Statici Image Banner 300 x 250

 

Harry Potter e il calice di fuoco

Titolo originale: Harry Potter and the goblet of fire

Nazione: U.S.A.

Anno: 2005

Regia: Mike Newell

Produzione: Warner Bros., 1492 Pictures, Heyday Films

Distribuzione: Warner Bros

Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Gary Oldman, Michael Gambon, Alan Rickman, Maggie Smith, Tom Felton, Timothy Spall, Miranda Richardson

 

La lotta tra il bene e il male torna ancora una volta a far parlare di lui, il giovane Harry Potter, il mago più famoso e invidiato al mondo. Siamo al quarto episodio di una saga che continua inesorabilmente a riscuotere successi senza perdere mai quel pizzico di genialità che ha reso celebre la bravissima scrittrice Joanne Kathleen Rowling.

Il piccolo Harry è ormai cresciuto, ha compiuto 14 anni e si appresta a cominciare il suo quarto anno da studente di alta stregoneria di Hogwarts.

Ad attenderlo incantesimi, pozioni, formule magiche, scope volanti, animali stravaganti, eccentrici insegnanti, ed ovviamente i suoi inseparabili amici Ron ed Hermione, con i quali deve fronteggiare gli scherzi di un destino amaro e crudele.

Ad Hogwarts viene organizzato il "Torneo tre maghi", una competizione internazionale di magia che vede la partecipazione dei campioni portacolori delle più rinomate scuole del mondo: Beauxbatons, Durmstrang e Hogwarts. La gara è riservata ai ragazzi maggiori di diciassette anni e Harry, ancora troppo piccolo, ne è inizialmente escluso. Ma la sorte si sa, è beffarda con il giovane maghetto, che suo malgrado si trova inscritto al torneo, inconsapevole di dover affrontare prove ardue e dolorose dietro alle quali si cela l'ombra oscura del "signore del male".

Qualche teschio in più, e incubi ancora più tetri attendono dunque il pubblico più affezionato con questo quarto entusiasmante capitolo, dove al centro di una trama ben orchestrata, si affiancano nuove tematiche che si sviluppano e si snodano di pari passo con le relazioni e le esperienze sempre meno adolescenziali che Harry ed i suoi amici si trovano a vivere quotidianamente. Amicizia, coraggio lealtà, si mescolano a rancore, invidia, morte e amore, mostrandoci i giovani apprendisti maghi sotto una luce diversa.

Sono cresciuti, sono più maturi e forse spaventosamente più umani di quanto ci si aspetterebbe, convinti, fiduciosi e testardi come la caparbia Hermione alle prese con l'abolizione della schiavitù degli elfi domestici e la lotta contro le scorrettezze di Rita Skeeter, maga-giornalista senza scrupoli, o al contempo fragili e indifesi proprio come Harry, davanti ai primi sintomi dell’innamoramento nei confronti della bella Cho.

La cupezza già accennata nel precedente episodio in questo "calice di Fuoco", sfocia quasi nell'horror, che trova il momento culminante nella comparsa di Lord Voldemort, impersonato da un impeccabile Ralph Fiennes.

Non ci sono più quelle note colorite e spensierate che contrastavano con un filo di ironia i momenti più cupi, stavolta ogni scena, ogni passo, ogni pensiero è velato dall’ombra del male.

A firmare questa evoluzione di stile e sceneggiatura è il regista britannico, Mike Newell, noto al grande pubblico per aver diretto già Quattro matrimoni e un funerale e Donnie Brasco. Newell gioca e stravolge la vecchia icona del maghetto occhialuto, riuscendo a rappresentare con destrezza e perfetta contiguità quasi tutte le 700 pagine del libro.

Lo spettacolo visivo non risparmia emozionanti effetti speciali e scene da antologia, che tengono gli spettatori con il fiato sospeso per tutta la durata delle due ore e trenta. Basta pensare alle meraviglie pirotecniche della grafica digitale che si rivelano dai primi minuti della pellicola, quando viene mostrato il meraviglioso stadio da Coppa del Mondo di Quidditch con gli spalti sviluppati in verticale, e continuano poi durante le tre prove del Torneo Tremaghi, dal duello volante tra Harry e il drago spinato, fino al viaggio negli abissi del Lago Nero,ed all'entrata nel labirinto finale.

Il film è costato 140 milioni di dollari e ha potuto contare per la parte tecnica sull’impegno di ben otto società specializzate in VFX, che hanno studiato ogni minimo particolare per non lasciare nulla di intentato.

L’intero cast comunque è già sulle scene del quinto film Harry Potter e l'Ordine della Fenice agli ordini del regista David Yates.

 

 

 

 

 

 

160x600_promo