Harry ti presento
Sally
Titolo originale: When Harry
met Sally
Nazione: USA
Anno: 1989
Genere:
Romantico
Regia: Rob Reiner
Sceneggiatura:
Nora Ephron
Cast: Billy Crystal, Meg Ryan,
Carrie Fisher, Bruno Kirby, Steven Ford
Università di Chicago 1977, Sally accetta di dividere
il viaggio che la separa da New York, con il ragazzo della sua migliore
amica. Inizia così, nel modo più semplice possibile, la storia d’amore
più complicata che sia mai stata scritta.
Harry e Sally incarnano l’uno il perfetto contrario
dell’altro, sono entrambi dei soggetti particolari, fuori dal comune,
geniali persino nella loro pazzia, e cosa ancora più importante, destinati
per uno strano scherzo del destino a lasciarsi e rincorrersi in una
dinamica temporale che sfinirebbe anche l’amore più forte e sentito.
Ma forse la chiave del loro successo e del loro strano,
bellissimo, contorto rapporto personale, sta proprio nel fatto che nella
piena coscienza dell’incompatibilità dei loro caratteri, finiscono per
diventare inconsapevolmente le due perfette metà della mela.
All’inizio del film si scrutano, imparano a conoscersi,
tentano di capire con scarsi risultati la reciproca filosofia di vita;
si piacciono, in parte si odiano, o meglio lei odia lui perché troppo
arrogante, presuntuoso e maschilista nella sua radicata convinzione
dell’impossibilità dell’amicizia tra uomini e donne.
Dopo qualche tempo l’iniziale diffidenza si trasforma
in paventata simpatia, Harry e Sally grazie anche alla straordinaria
presenza dei loro amici del cuore, Jess e Marì diventano inseparabili,
legati e dipendenti da una sintonia che mai avrebbero pensato di avere.
E’ in questa parte del film che viene fuori il meglio
dei dialoghi: battute veloci, ironiche, alle quali il pubblico non può
resistere perché coinvolgenti, esilaranti, ma soprattutto terribilmente
vere.
Mag Ryan, emblema della donna affascinante e per
nulla volgare, è perfetta nei panni della maniacale perfezionista, ambiziosa,
sognatrice, paladina dell’amore e nemica del seduttore che usa e getta
le donne dopo la piacevole compagnia di una sera.
Billy Crystal d’altra parte è quel tipo di seduttore,
seguace forse di Casanova, ne modernizza il portamento, ne raffina la
tecnica, perseguendone lo stesso fine.
A differenza del suo alter ego settecentesco, ha
in più la sapienza metropolitana dell’uomo moderno, che va allo stadio
con gli amici, che si sente sicuro dietro alla corazza del suo essere
un conquistatore senza scrupoli.
Davanti allo sguardo sincero ed al sorriso irresistibile
di Sally però, non c’è armatura che tenga, non c’è carattere che non
si possa scalfire, ed Harry questo lo imparerà in un altalenante gioco
condotto sempre sul filo dell’amicizia e della seduzione.
Harry e Sally è insomma la ricetta gustosa di una
commedia romantica, ma non monotona, dove ogni ingrediente è indispensabile
e perfettamente dosato: tanto feeling, tanta amicizia, tanta ironia
ed un sano pizzico di sarcasmo per una storia che coinvolge, conquista,
appassiona ma soprattutto diverte il pubblico, e trasforma l’amore in
una questione di sana follia.
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