BIANCANEVE E I SETTE NANI
Titolo Originale: "SNOW
WHITE AND SEVEN DWARFS"
Anno:
1937
Paese:
USA
Regia:
David Hand - Tratto da una fiaba dei fratelli Grimm.
Sceneggiatura:
Ted Sears, Richard Creedon, Otto Englander, Dick Rickard, Earl Hurd,
Merrill De Maris, Dorothy Ann Blank, Webb Smith
Era il 1937 quando uno dei più
grandi produttori e disegnatori cinematografici Walt Disney, decideva
di dare vita ad una delle favole più belle dei fratelli Grimm.
I collaboratori di Disney non erano
d’accordo e ritenevano la realizzazione di un lungometraggio a cartoni
animati un rischio troppo grande da affrontare, e l’intera industria
del cinema di Holliwood addirittura definiva il film come “la pazzia
di
Disney”.
Eppure Walt non si lasciava intimidire,
sapeva che la sua idea era buona, che quella fiaba in parte rivisitata
ed addolcita, poteva essere un successo. Ne era talmente convinto che
non ci pensò due volte ad ipotecare la sua casa pur di finanziare la
produzione del suo lungometraggio.
Dopo tre anni di lavoro e circa
un milione e mezzo di dollari investiti, quella che una volta era stata
definita pazzia fu acclamata come genialità, la genialità di Walt Disney.
Biancaneve ed i sette nani rappresentava una ventata innovativa per
il cinema americano, e per la gioia di grandi e piccini inaugurava l’era
dei cortometraggi d’animazione.
Interamente creato con disegni
fatti a mano e con gli sfondi realizzati grazie alla tecnica dell'acquerello
(oggi sfortunatamente persa ed affogata nella tecnologica rivoluzione
digitale), Biancaneve ed i sette nani, riproponeva la trama dei fratelli
Grimm aggiungendo un pizzico di romanticismo in più ed un maggiore spessore
ai personaggi, soprattutto ai nani, i veri protagonisti della storia,
buffi ed ironici.
Biancaneve è una bellissima principessa
(per una volta tanto non bionda!) costretta dalla malvagia matrigna,
la regina e strega Grimilde, ad occuparsi delle faccende più umili.
Biancaneve non si lamenta mai della fatica, anzi per sopportare meglio
le dure faccende domestiche, spesso si chiude nel suo piccolo mondo,
fatto di canzoni, desideri, sogni ed uno splendido rapporto con gli
animali. Un giorno la regina interrogando il suo specchio magico con
la fatidica frase- “Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella
del reame?”- si sente rispondere che la più bella del reame non è più
lei ma la dolce Biancaneve. Verde d'invidia Grimilde ordina ad un cacciatore
di accompagnare la fanciulla nel bosco, di ucciderla e di portarle il
suo cuore, ma l'uomo all'ultimo momento lascia scappare Biancaneve ed
al suo posto uccide un cervo (nella favola dei Grimm la Regina, una
volta ricevuto quello che crede essere il cuore di Biancaneve, se ne
nutre. Ovviamente nel film per bambini tanta crudeltà è stata giustamente
tagliata).
Persasi nella foresta la principessa
raggiunge una casetta deserta e disordinata e decide di riordinarla
sperando che una volta tornati, i suoi occupanti, le permettano di restare.
Le speranze di Biancaneve, non vengono deluse, i nani (Dotto, Brontolo,
Pisolo, Mammolo, Gongolo, Eolo e Cucciolo) sono entusiasti della loro
ospite e decidono di farla restare, ma la regina dopo aver scoperto
che Biancaneve è ancora viva si trasforma in un’orribile vecchia, dirigendosi
proprio alla casetta dei nani, con una mela avvelenata da regalare a
Biancaneve.
L'ingenua ragazza accoglie la vecchia
mentre i nani sono a lavoro in miniera, e addentata la mela, cade in
un sonno mortale. I nani tornano, cercano di inseguire la perfida regina
che cade in un baratro nel tentativo di schiacciarli con un masso, ma
per Biancaneve sembra ormai troppo tardi.
I nani, tristi e addolorati adagiano
Biancaneve in una bara di cristallo inconsapevoli dell’imminente lieto
fine. Il Principe Azzurro che passava per caso vicino alla casa dei
nani, vede la bellissima fanciulla, riconosce in lei il suo vero amore
e la bacia, risvegliandola e portandola infine al suo castello, per
vivere per sempre felici e contenti.
Biancaneve e i sette nani è rimasta
negli anni la favola per eccellenza, ed ancora oggi, rimane coerente
con il messaggio di fondo che Disney voleva inviare al suo pubblico:
il bene è sempre preferibile al male, e quindi quest'ultimo deve essere
descritto come abominevole e terribile e destinato a soccombere.
Questo film è stato anche il banco
di prova per molte tecniche di animazione che più tardi sono diventate
standard, compresa l'animazione di esseri umani realistici, l'efficace
animazione dei personaggi (prendendo personaggi tra loro simili, in
questo caso i nani, e distinguendoli attraverso la loro recitazione
col corpo e i movimenti), gli effetti raffinati per rappresentare pioggia
e lampi, riflessi e scintille, e l'uso dei piani multipli. Secondo le
fonti ufficiali la produzione impiegò 32 animatori, 102 assistenti,
167 intercalatori, 20 scenografi, 25 artisti dell'acquerello per dipingere
gli sfondi, 65 animatori per gli effetti e 158 tra pittrici e inchiostratrici.
Furono realizzate 2 milioni di illustrazioni usando 1500 tonalità di
colore e vennero realizzate 25 canzoni ma solo 8 furono effettivamente
usate.
|